The Untouchables - Gli intoccabili

The Untouchables – Gli intoccabili

1987 ‧ Thriller/Giallo ‧ 1h 59m

Con “Gli Intoccabili” (1987), Brian De Palma orchestra un’opera che fonde la potenza narrativa del gangster movie classico con un’estetica visiva moderna e fortemente stilizzata. La regia si distingue per la sua costruzione meticolosa delle scene: De Palma sfrutta movimenti di macchina fluidi, panoramiche grandangolari e inquadrature studiate per enfatizzare il senso di tensione crescente, come esemplificato nella celebre sequenza della scalinata alla Union Station, ispirata al cinema espressionista e a “La corazzata Potëmkin” di Eisenstein. La fotografia di Stephen H. Burum plasma una Chicago degli anni ’30 immersa in un’atmosfera cupa e solenne, dove i giochi di luce e ombra non sono solo vezzi estetici, ma strumenti narrativi che accentuano il conflitto morale tra giustizia e corruzione. I toni cromatici desaturati, uniti ad un uso sapiente del controluce, rendono ogni inquadratura carica di drammaticità e tensione latente. Il montaggio di Gerald B. Greenberg mantiene un ritmo serrato ma misurato, alternando momenti di esplosiva azione a pause più contemplative, dove i personaggi respirano e si caricano di spessore emotivo. La costruzione delle sequenze d’azione si rivela sempre chiara e leggibile, un elemento fondamentale per mantenere alta la tensione senza mai sacrificare la comprensibilità della scena. Straordinaria la colonna sonora di Ennio Morricone, capace di attraversare registri differenti: dal lirismo struggente delle melodie principali alla tensione nervosa dei brani più cupi. La musica non si limita ad accompagnare le immagini: spesso le anticipa, le commenta, le arricchisce, fungendo da elemento coesivo tra le varie anime del film. Sul fronte delle interpretazioni, Sean Connery regala una performance incisiva e carismatica, tanto da conquistare un Oscar come miglior attore non protagonista. Kevin Costner, nei panni del giovane ed idealista Eliot Ness, porta in scena una compostezza rigorosa che ben si sposa con l’arco morale del personaggio. Robert De Niro, pur presente in poche scene, imprime al suo Al Capone una forza iconica, grazie anche ad una caratterizzazione esagerata e volutamente teatrale, in linea con la cifra stilistica generale del film. Dal punto di vista della sceneggiatura, David Mamet costruisce una trama asciutta ed efficace, che evita la complessità storica in favore di una narrazione epica ed archetipica, dove il bene ed il male si fronteggiano in maniera quasi mitologica. I dialoghi, rapidi e taglienti, riflettono l’abilità drammaturgica dell’autore, senza mai appesantire il ritmo della narrazione. In sintesi, “Gli Intoccabili” è un film che unisce classicismo e modernità, confezionato con una cura tecnica impeccabile. Un’opera che non si limita a raccontare una storia di lotta alla criminalità, ma la eleva ad un duello epico attraverso l’uso consapevole di ogni elemento cinematografico: dalla regia alla fotografia, dal montaggio alla musica.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Gli Intoccabili è un film drammatico del 1987 diretto da Brian De Palma. Chicago, 1930. Durante l’epoca del Proibizionismo, la città è governata dal terribile boss mafioso Al Capone (Robert De Niro), che dopo aver preso il controllo della malavita cittadina, si dedica con profitto al commercio illegale di alcool. Per poter gestire tranquillamente quest’attività, corrompe le massime personalità cittadine e della polizia, facendosele così “amiche”. Eliott Ness (Kevin Costner), un agente del Tesoro, viene incaricato di formare una squadra per combattere il criminale e i suoi scagnozzi. All’inizio, a causa della corruzione nel dipartimento di polizia, le retate organizzate falliscono, portando Ness allo sconforto. Una notte però l’agente federale incontra Jimmy Malone (Sean Connery), un poliziotto irlandese di pattuglia: colpito dalla sua integrità morale, decide di includerlo nella missione. Oltre a lui, Ness recluta George Stone (Andy Garcia), un giovane italo-americano dal carattere forte, e anche Oscar Wallace, un contabile inviato da Washington che cerca di incastrare Al Capone usando i suoi movimenti finanziari. Da questo momento le indagini del team vanno a buon fine e riescono a fare grandi arresti. Tutto ciò infastidisce il boss, che inizia a minacciare la squadra e tenta di corromperla, senza però riuscirci. Ma la strada per combattere la corruzione e cambiare la storia di Chicago è lastricata di pericoli…


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne quattro nomination ai Premi Oscar del 1988, portando a casa una statuetta:

  • Miglior attore non protagonista a Sean Connery

Le altre nomination furono:

  • Nomination Miglior colonna sonora a Ennio Morricone
  • Nomination Miglior scenografia a Patrizia von Brandenstein, Hal Gausman, William A. Elliott
  • Nomination Migliori costumi a Marilyn Vance

Curiosità – fonte: ilcinegico.com

1. Il film si ispira all’autobiografia di Eliot Ness, noto per essere stato al comando della squadra di investigatori incorruttibili che riuscì a far condannare Al Capone per evasione fiscale.

2. Albert H. Wolff, l’ultimo sopravvissuto de “Gli Intoccabili”, partecipò attivamente, come consulente, alla realizzazione del film, e aiutò Kevin Costner a rendere il personaggio di Ness quanto più fedele alla realtà.

3. Robert De Niro non avendo il tempo materiale per mettere su peso, dovette usare dei cuscinetti sotto i vestiti per “trasformarsi” in Al Capone. Per sentirsi però più in sintonia possibile con Capone indossò per tutta la durata del film solo biancheria intima di seta, come era noto facesse il gangster, ben sapendo che nessuno l’avrebbe mai vista.

4. Il set da barba che si vede nella pellicola all’Hotel Lexington è realmente appartenuto al gangster.

5. Brian De Palma non pensava che Robert De Niro accettasse il ruolo di Al Capone e così contattò Bob Hoskins chiedendogli se fosse disponibile nel caso De Niro declinasse la proposta, e Hoskins accettò. Alla fine De Niro si convinse e De Palma per sdebitarsi con Hoskins gli inviò un assegno di ben duecentomila dollari e una lettera di ringraziamento. Hoskins ricontattò De Palma per ringraziarlo ma soprattutto per chiedergli se c’erano altri film in cui NON lo voleva far lavorare!

6. Il vero Ness rifiutò sempre le bustarelle di qualsiasi malavitoso, ma non venne premiato per questo, infatti morì di infarto a soli 54 anni, dopo anni di alcolismo, in completa povertà. Nessun giornale di Chicago riportò la notizia della sua scomparsa.

7. Sebbene i santi della polizia siano Michele Arcangelo e San Sebastiano, i poliziotti irlandesi spesso portavano realmente con sé le medaglie di San Giuda, proprio come il Jimmy Malone interpretato da Sean Connery. San Giuda patrono delle cause perse…

8. L’iconica scena della sparatoria nella scalinata della stazione, omaggio a “La corazzata Potemkin” (1925), doveva avvenire invece in un treno fermo. La produzione però bocciò l’idea perché troppo difficile e costoso trovare un treno di quel periodo.

9. Tutti i vestiti indossati nel film sono stati realizzati da Armani, che consigliò a De Palma di ingaggiare Don Johnson per il ruolo di Ness… ma lui preferì Costner.

10. Nella realtà Capone e Ness non si incontrarono mai…

11. Michael Douglas, Mel Gibson e Harrison Ford furono considerati per il ruolo di Eliot Ness, ma rifiutarono.

12. Tra i premi vinti ci sono: 1 BAFTA per la Migliore colonna sonora a Ennio Morricone; 1 Golden Globe come Miglior attore non protagonista a Sean Connery; 1 Oscar (su 4 nomination) come Miglior attore non protagonista, sempre a Sean Connery. Il film ha incassato 106 milioni di dollari.


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