Roberto Rossellini

ROMA (Italia), 8 maggio 1906


Carriera – fonte: www.occhionotizie.it

Roberto Rossellini è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano, considerato da tutti come uno dei padri nobili del cinema contemporaneo. I suoi film sono fondamentali e grandissimi all’interno della cinematografia di tutti i tempi, “Roma città aperta” (1945), “Paisà” (1946), “Germania anno zero” (1948) e “Il generale Della Rovere” (1959), fanno di lui uno dei padri del neorealismo italiano. Registi del calibro di François Truffault e Martin Scorsese hanno più volte affermato di essere stati influenzati dal cinema di Rossellini e di vedere in lui un maestro. Leggi tutto...
Roberto Rossellini, uno dei più importanti registi della storia del cinema italiano
Figlio di un ricco architetto, Roberto Rossellini nacque a Roma l’8 maggio 1906. Il ragazzo iniziò molto presto a realizzare film amatoriali, ma, in una prima fase, il suo interesse si concentrò più sugli aspetti tecnici che sulle possibilità espressive del mezzo cinematografico.
Gli inizi
Negli anni Trenta, Rossellini realizza cortometraggi come “Prélude à l’après-midi d’un faune” (1936) e “Fantasia sottomarina” (1939), ma è anche sceneggiatore, con il regista Goffredo Alessandrini, di “Luciano Serra pilota” (1938), un film di regime che vince la coppa Mussolini al festival di Venezia. Il primo lungometraggio di Roberto Rossellini è “La nave bianca” (1941), commissionato dal Centro cinematografico del ministero della Marina, seguito da “Un pilota ritorna” (1942) e “L’uomo della croce” (1943), due film di propaganda bellica.
I primi film
Nel 1945, dopo la liberazione della capitale, Rossellini dirige “Roma città aperta”, il film-manifesto del neorealismo. Realizzato con mezzi di fortuna, il film interpretato da Anna Magnani e Aldo Fabrizi vince la Palma d’oro al festival di Cannes del 1946. Subito dopo, il regista realizza “Paisà” (1946), che gli fa ottenere una candidatura all’Oscar, e “Germania anno zero” (1947). Poi, Rossellini dirige “L’amore” (1948), con Anna Magnani, “Stromboli terra di Dio” (1949), “Francesco giullare di Dio” (1950) ed “Europa ’51” (1951). Poi, il regista realizza i dieci episodi della serie televisiva “L’India vista da Rossellini” (che la RAI trasmette dal 7 gennaio all’11 marzo 1959) e il documentario India (1959). Lo stesso anno, Vittorio De Sica è il protagonista di “Il generale Della Rovere” (1959), che ottiene un notevole successo commerciale, vincendo anche un Leone d’oro e un Nastro d’argento. Negli anni Sessanta e Settanta, Roberto Rossellini insegue la sua idea di cinema didattico e lavora molto per la televisione.
La morte la vita privata
Il padre del neorealismo morì a Roma il 3 giugno 1977, in seguito ad un attacco cardiaco. Alle esequie, filmate dalla RAI con telecamera in bianco e nero, erano presenti autorità istituzionali, tra le quali il Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. È sepolto presso il Cimitero del Verano di Roma. L’amore tra Roberto Rossellini e l’affascinante Ingrid Bergman nasce proprio sul set di Stromboli. Nel 1950, l’attrice svedese e il regista romano si sposano; le gemelle Isotta e Isabella Rossellini nascono il 18 giugno 1952. Nel 1953, Ingrid Bergman è la protagonista di “Viaggio in Italia”, un film amatissimo da Bazin, Rivette, Truffaut e Godard, che dal punto di vista commerciale si rivela un disastro clamoroso. Nel 1954, Rossellini e la Bergman lavorano insieme per l’ultima volta, nel film “La paura: non credo più all’amore”; tre anni dopo la coppia si separa. Il tumultuoso matrimonio con Ingrid Bergman si concluse nel 1957, anno in cui Rossellini compì un lungo viaggio in India su invito di Jawaharlal Nehru, primo ministro indiano, dal quale tornò con un film per il cinema, India Matri Bhumi, il sopracitato documentario per la televisione e una nuova compagna, Sonali Das Gupta. In seguito Rossellini adottò il figlio di Sonali, Gil Rossellini. Gil in seguito lavorò con Martin Scorsese e Sergio Leone e divenne un apprezzato documentarista. Rossellini e Sonali ebbero insieme un’altra figlia: Raffaella Rossellini.


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Curiosità – fonte: www.roma.com

1 – La giovinezza di Rossellini e i suoi mille lavori nel cinema.

Roberto Rossellini è stato uno dei registi più importanti di tutto il cinema italiano e internazionale. La sua città di nascita è Roma, ma i suoi genitori provenivano dal nord, da Rovigo. Il suo legame con il cinema nacque fin da piccolo, ma non perché fosse figlio d’arte di un regista o di un artista attivo nel mondo dello spettacolo, ma perché semplicemente, suo padre, essendo costruttore, aveva costruito la prima sala cinematografica di Roma: il cinema Barberini. Questo lavoro da parte del padre gli assicurò fin da piccolo, un accesso illimitato in quella sala, che in realtà era un teatro in cui si potevano anche proiettare pellicole. Dalla frequentazione fanciullesca al lavoro il passo fu breve e infatti iniziò, proprio nella sala Barberini, il suo primo lavoro da montatore. Prima di arrivare al ruolo più ambìto del cinema, quello di regista, Rossellini sperimentò tutti i lavori connessi alla settima arte, diventando esperto in tutti i campi, creandosi dunque una conoscenza vastissima del cinema e delle sue maestranze.

2 – Roma città aperta, il capolavoro che cambiò il cinema.

I suoi primi film, tra cortometraggi e lungometraggi, Rossellini cominciò a girarli negli ultimi anni della dittatura fascista, ma il capolavoro che rivoluzionò e fondò un nuovo stile di cinema arrivò subito dopo la fine della seconda guerra mondiale e fu Roma città aperta. Questo film raffigurò per molto tempo, l’immagine di Roma alla fine della guerra e allo stesso tempo dei partigiani romani che lottarono contro l’occupazione tedesca. I due interpreti principali della pellicola sono gli indimenticabili Aldo Fabrizi, nel ruolo del sacerdote Don Pietro Pellegrini e Anna Magnani nel ruolo di Pina. Il film ebbe un successo planetario ma siccome nemo profeta in patria, come dicevano i latini, il successo in Italia venne raggiunto di riflesso, dopo che il film venne acclamato in America e in Francia. Miglior film a Cannes, candidatura al Premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale, due Nastri d’argento, per la miglior regia e la migliore attrice non protagonista (Anna Magnani), questi furono i riconoscimenti più importanti che il film portò a casa. Lo stile rosselliniano divenne inconfondibile e diede l’avvio a molti futuri maestri del cinema, come Truffaut, Godard, Martin Scorsese e Otto Preminger, che riconobbero a Rossellini, di aver rivoluzionato il cinema con Roma città aperta.

3 – L’amore della vita Ingrid Bergman.

Non solo il cinema però riempiva la vita del grandissimo regista italiano inventore del neo-realismo. L’amore infatti fu una componente fondamentale e questo, per Rossellini, è sempre nato nell’ambito della settima arte. Nonostante la sua riluttanza a lavorare con attori professionisti – un po’ per dare alla pellicola un’atmosfera genuinamente popolare, un po’ per non sottostare alle pretese degli attori -, nel 1948 il regista italiano ricevette una lettera assai particolare su cui era scritto questo:

Caro Signor Rossellini,
ho visto i suoi film Roma città aperta e Paisà e li ho apprezzati moltissimo. Se ha bisogno di un’attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo ‘ti amo’, sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei.

Questa lettera era nientepopodimenoché di Ingrid Bergman, la grande e bellissima attrice svedese, stella di Hollywood, che si proponeva come attrice per i suoi film. Rossellini non si lasciò scappare l’occasione e nemmeno a dirlo, il legame artistico tra i due divenne anche amoroso e all’epoca diede molto scandalo in quanto i due erano già sposati con altre persone. Tutto questo non li fermò e i due convolarono a nozze, mettendo al mondo tre figli; purtroppo il loro matrimonio non durò a lungo e dopo qualche anno finì, lasciando però la scia di una delle storie più intense del cinema di quegli anni.


Filmografia – fonte: www.cinematografo.it

1938 – Luciano Serra pilota – Aiuto regia (assistente) – Sceneggiatura
1939 – IL TACCHINO PREPOTENTE – Regia
1939 – LA VISPA TERESA – Regia
1940 – FANTASIA SOTTOMARINA – Regia
1941 – La nave bianca – Regia – Sceneggiatura
1942 – Un pilota ritorna – Regia – Sceneggiatura
1943 – L’INVASORE – Sceneggiatura
1943 – L’uomo dalla croce – Regia – Sceneggiatura
1945 – Desiderio – Regia – Sceneggiatura
1945 – Roma città aperta – Regia – Sceneggiatura (non accreditato)
1946 – Paisà – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1947 – Germania anno zero – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1948 – L’amore – Regia – Sceneggiatura
1950 – Francesco giullare di Dio – Regia – Soggetto
1950 – Stromboli (Terra di Dio) – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1952 – Europa ’51 – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1952 – I sette peccati capitali – Regia (“L’invidia”) – Sceneggiatura (“L’invidia”)
1952 – La macchina ammazzacattivi – Regia – Sceneggiatura
1953 – Amori di mezzo secolo – Regia (“Napoli ’43”) – Sceneggiatura
1953 – Dov’è la libertà…? – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1953 – RIVALITA’ – Sceneggiatura – Soggetto
1953 – Siamo donne – Regia “Ingrid Bergman” – Sceneggiatura “Ingrid Bergman”
1953 – Viaggio in Italia – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1954 – GIOVANNA D’ARCO AL ROGO – Regia – Sceneggiatura
1954 – La paura – Regia – Sceneggiatura
1958 – India – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1958 – L’India vista da Rossellini – Regia
1959 – Il generale Della Rovere – Attore (Signore nella sala d’attesa della Kommandantur) – Regia
1960 – Era notte a Roma – Regia – Sceneggiatura
1960 – Viva l’Italia – Regia – Sceneggiatura
1961 – Vanina Vanini – Regia – Sceneggiatura
1962 – Anima nera – Regia – Sceneggiatura
1963 – LES CARABINIERS – Sceneggiatura
1963 – Ro.Go.Pa.G. – Regia (“Illibatezza”) – Sceneggiatura – (“Illibatezza”) – Soggetto – (“Illibatezza”)
1964 – L’età del ferro – Sceneggiatura – Soggetto
1966 – La presa del potere da parte di Luigi XIV – Regia
1970 – SOCRATE – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1971 – La forza e la ragione – Attore (Se stesso) – Regia
1972 – Agostino d’Ippona – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1972 – Blaise Pascal – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1972 – L’età di Cosimo de’ Medici – Regia – Sceneggiatura
1973 – Cartesius – Regia – Sceneggiatura
1974 – Anno uno – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1974 – Atti degli Apostoli – Regia – Sceneggiatura – Montaggio
1975 – IL MESSIA – Regia – Sceneggiatura – Soggetto
1976 – L’IDEA DI UN’ISOLA – Regia
2008 – L’ultimo Pulcinella – Soggetto (soggetto inedito)
2010 – La balena di Rossellini – Soggetto (idea)


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