Amadeus

Amadeus

1984 ‧ Drammatico/Storia ‧ 3 ore

Amadeus è una grande opera che si colloca di diritto al centro della moderna cinematografia. Meritatamente premiata con otto statuette nella notte degli Oscar del 1985, narra la vita di una delle più brillanti menti del genere umano; una raffinata antologia della sua biografia raccontata in chiave romanzata, attraverso la visione di un grande drammaturgo inglese, Peter Shaffer, che ne trae la sceneggiatura da una sua pièce teatrale. Molte sono state le polemiche su questo taglio romanzesco, visto come causa di forti imprecisioni sulla reale vita di Mozart (Tom Hulce), ma è un vezzo che gli si può concedere volentieri perché, in sinergia col maestoso talento visionario di Milos Forman, ha saputo forgiare un’opera avvincente che commuove e appassiona fin dalla prima scena. La geniale idea di raccontare la vita di Mozart è stata nel narrarla con gli occhi del suo più acerrimo nemico, il musicista di corte Salieri (F. Murray Abraham). Egli disprezzava in Mozart la mediocrità propria dell’uomo contrariamente a provare invece un’ammirazione smisurata per il suo immenso talento, inconcepibile per un uomo così superficiale e gioviale. La trama del film ripercorre i maggiori successi di Mozart fino alla sua più grande fatica, l’epilogo di una lunga carriera di successi: il Requiem. E’ qui il culmine di una grande pellicola, le sue scene più memorabili, in cui Salieri assiste Mozart sul letto di morte, trascrivendo la partitura del Requiem su dettatura del grande artista in fin di vita. E’ qui che si comprende appieno il contrastante sentimento del Salieri: disinteressato a Mozart e alla sua malattia, smisuratamente invaghito della sua musica, così profonda e geniale da avere difficoltà anche a seguirne il dettato. Amadeus è un trionfo di rara raffinatezza dove tutto è incastonato con sapienza: dai meravigliosi costumi di Theodore Pistek premiati con l’Oscar al trucco di Paul Le Blanc, altro meritato Oscar.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Amadeus, è un film di genere drammatico del 1984 diretto da Milos Forman. Siamo a Vienna, 1823, un vecchio signore, Antonio Salieri (F. Murray Abraham) tenta il suicidio: si pugnala alla gola invocando il perdono di Mozart. Le sue grida strazianti richiamano i suoi servi, che riescono a salvarlo e a farlo ricoverare in un manicomio.
Aiutato e spronato da un sacerdote a liberarsi dai tormenti tenuti nascosti per anni, Salieri rievoca il passato e capisce che la sua vita è sempre stata ossessionata da Amadeus (Tom Hulce). Fin dall’infanzia Antonio infatti si confronta con il genio di Mozart, cominciando a provare sentimenti contrastanti. Prevarrà sempre l’invidia, non tanto per il successo e la fama del suo rivale, quanto per il buon rapporto che Amedeus aveva con suo padre.
La vita prosegue e vede Antonio confortarsi con la preghiera, parlare con Dio e barattare la sua castità e la sua umiltà in cambio della promessa di fare di lui un grande compositore.
Salieri ora è un musicista di talento, apprezzato e riconosciuto. Diventa compositore di Corte dell’imperatore Giuseppe II, fino a quando a Vienna non arriva Mozart (Roy Dotrice). Sembra che grazie alla sua prepotente genialità, il suo estro irriverente e la sua capacità di scrivere musica come se fosse dettata da Dio, voglia prendere il posto alla Corte, gettando Antonio nella disperazione. Da una parte riconosce che Mozart è il più grande compositore di sempre, dall’altra si chiede come mai Dio abbia scelto un uomo tanto volgare come suo strumento. La sua antica invidia si trasforma in odio profondo che distruggerà la vita di entrambi.


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne ben dieci candidature ai Premi Oscar del 1985, portandosi a casa otto statuette:

Miglior film
Miglior regia a Milos Forman
Miglior attore a F. Murray Abraham
Miglior sceneggiatura non originale a Peter Shaffer
Miglior scenografia a Patrizia von Brandenstein
Migliori costumi a Theodor Pistek (II)
Miglior suono a Todd Boekelheide, Christopher Newman, Mark Berger, Tom (fonico) Scott
Miglior trucco a Paul LeBlanc

Le altre nomination furono:
Nomination Miglior fotografia a Miroslav Ondricek
Nomination Miglior montaggio a Michael Chandler, Nena Danevic


Curiosità – fonte: milosforman.com

1) Le riprese sono state sorvegliate dalla Polizia di Stato e lo stato maggiore del partito comunista ha incassato grazie alle riprese, denaro in valuta straniera, „infatti questo è stato l’unico motivo del perché hanno permesso di riprendere questo film a Praga,“ ha commentato più tardi Forman.

2) Le spese per la realizzazione del film sono salite a 18 milioni di dollari. Intanto il film ha guadagnato più di 55 milioni in un solo mese dopo la prima, pur essendo stato proiettato in appena 100 sale.

3) L’interprete di Mozart, Tom Hulce, ha preso ripetizioni di pianoforte per più di quattro ore giornaliere per poi poter essere naturale nel film.

4) Forman ha ricostruito nel film la prima del Don Giovanni nel Teatro degli Stati di Praga (Stavovske divadlo) dove il famoso spettacolo lirico di Mozart è stato presentato il 29 ottobre 1787 sotto il nome completo de Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni.

5) L’autore della sceneggiatura Peter Shaffer prende spunto dal proprio lavoro teatrale, dove accoglie la leggenda a suo tempo propagata tra gli altri anche da Puskin. Essa parla dell’avvelenamento ordito dal geloso Salieri ai danni di Mozart. Nel film invece il geniale compositore muore di polmonite, povertà e totale esaurimento.

6) L’uomo misterioso che si recò a richiedere il requiem da Mozart malato non fu comunque Salieri, come fa supporre il film ma in realtà fu il conte Franz von Walsegg Stuppach.

7) Si dice, che agli inizi della realizzazione del progetto gli autori avessero preso in considerazione la possibilità di far recitare Mick Jagger nel ruolo di Mozart.

8) La prima dello spettacolo Amadeus, basato sul dramma di Peter Shaffer, si è tenuta al National Theater di Londra nel 1979.



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