Manhattan

Manhattan

1979 ‧ Romantico/Commedia ‧ 1h 36m

Nono film del grande Woody Allen e primo film girato interamente in bianco e nero, Manhattan è una commedia romantica che segue fedelmente tutte le regole di genere, incluso il must della corsa finale di lui che ha il fine di dichiarare il suo amore eterno a lei. Scrittore televisivo quarantaduenne con due divorzi alle spalle, Isaac (Woody Allen) si ritrova in una relazione con l’adolescente Tracy (Mariel Hemingway), mentre il suo miglior amico Yale (Michael Murphy), sposato con Emily (Anne Byrne), conduce una relazione clandestina con la giornalista Mary (Diane Keaton). Manhattan racconta delle loro turbolente relazioni che si intrecceranno in molteplici ed esilaranti modi nel corso della storia. Un corredo di dialoghi genialmente comici a firma dello straordinario Woody Allen, in cui viene rimarcato tutto il suo amore per la City, sullo sfondo un collage di immagini volutamente in bianco e nero ed in formato 2.35:1, che rendono omaggio alla storia ed alla città, su tutte il fotogramma più iconico dell’intera pellicola: Woody Allen e Diane Keaton seduti su una panchina di fronte al Queensboro Bridge. Gli spunti di discussione sono molteplici nel film. Partiamo dal personaggio che Woody Allen si è cucito addosso: Allen ha scritto per la televisione agli inizia della sua carriera artistica, e nel momento in cui ha girato Manhattan è un quarantenne che conduce una relazione con una sedicenne, Babi Christina Engelhardt, esattamente con Isaac. Passiamo alla sceneggiatura ed in particolare ad alcune battute del film, che se analizzate bene risultano inquietanti, su tutte quella sul rompere record sessuali nel caso che la polizia non faccia irruzione nell’appartamento. Così come risulta altrettanto inquietante che la scelta dell’attrice sedicenne, sia ricaduta su Mariel Hemingway per la sua interpretazione nel film Lipstick di Lamont Johnson. Ma, lasciando da parte le considerazioni sulle opinabili scelte amorose di Allen, è innegabile come Manhattan sia un film affascinante. La scelta di usare le musiche di George Gershwin come colonna sonora ha completato il processo creativo del sul genio. Infatti, risulta impossibile non pensare al film senza cominciare a canticchiare la Rapsodia in blu. I personaggi, poi, sono tutti interessanti, e fa sorridere uno dei monologhi finali di Woody Allen in cui dice che le loro turbe mentali sono tutti falsi problemi creati per non pensare alle cose serie della vita. Effettivamente questi amori così complicati sembrano fatti ad hoc per riempire le loro vite vuote di borghesi newyorchesi di successo. In molti dei suoi film ritroviamo questa caratteristica, e forse, anche nella sua stessa vita, che mostra nei suoi capolavori.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Manhattan è un film del 1979 scritto, diretto e interpretato da Woody Allen.
La storia è ambientata in una New York in bianco e nero, dove vive il 42enne Isaac (Woody Allen), uno scrittore di commedie televisive di successo. La sua vita però non lo soddisfa: ha divorziato con la prima moglie e la seconda, Jill (Meryl Streep), lo ha lasciato per una donna, Connie. L’uomo si licenzia d’impulso, ma poi se ne rammarica, certo che con i proventi del libro che sta scrivendo non riuscirà a vivere: ha da pagare, infatti, gli assegni di mantenimento per le due mogli e deve provvedere al figlio, oltre a tutte le sue esigenze.
Come se non bastasse, incombe su di lui la minaccia del discredito: Jill è impegnata nella stesura di uno spietato racconto sulla rottura del loro matrimonio, dove sicuramente rivelerà dettagli personali su di lui e sulla loro relazione.
Isaac intanto si culla nella visione romantica che ha della Grande Mela, intrecciando una relazione con Tracy, una liceale 17enne. La ragazza è innamorata e profondamente affascinata dalla cultura dell’attempato amante che, però, non vede un futuro a lungo termine con lei, a causa della differenza d’età.
Anche il suo migliore amico, Yale, sposato con Emily, è in crisi: si è invaghito di Mary (Diane Keaton), una giornalista divorziata. A primo impatto, Isaac trova la donna troppo sofisticata, saccente e pedante, ma avranno modo di conoscersi meglio. Tra cene imbarazzanti, tagli con il passato, discussioni con l’amico, elucubrazioni sull’amore, accoppiamenti e scoppiamenti, partenze e promesse, la storia assume un aspetto tragicomico…


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne due candidature ai Premi Oscar del 1980:

Nomination Miglior attrice non protagonista a Mariel Hemingway
Nomination Miglior sceneggiatura originale
a Woody Allen, Marshall Brickman


Curiosità – fonte: www.comingsoon.it

1 – Secondo quanto dichiarato dallo stesso regista, l’idea del film gli venne dal suo amore per la musica di George Gershwin.

2Woody Allen decise di girare il film in bianco e nero perché “così erano i film che vedevo da bambino“.

3 – Incluso tra i 1001 film da vedere prima di morire a cura di Steven Schneider.

4 – Inserito dall’AFI al 46° posto nella classifica dei cento film migliori, nel 2000.

5 – Nel 1980 la pellicola ha vinto il Premio Bafta come migliore film e migliore sceneggiatura originale e il Nastro D’Argento come miglior film straniero.



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