Roman Polański

PARIGI, FRANCIA, 18 agosto 1933


Carriera – fonte: www.mymovies.it

Inquietante, sinistro, tragico, funesto: l’universo di Roman Polanski è stato spesso costellato da eventi nefasti ma lui, tutt’oggi ritenuto uno tra i maggiori cineasti mai esistiti, è riuscito a combinare tutti questi elementi, dando corpo ad opere di inimitabile ricerca espressiva. Pellicole considerate ancora adesso veri e propri pilastri della cinematografia.
Origini europee
Figlio di Ryszard Liebling, polacco di discendenza ebraica e Bula Katz, cattolica di origini russe, Roman viene alla luce nell’agosto 1933, nella città di Parigi. Due anni prima dell’avvento della Seconda Guerra Mondiale, la famiglia Polanski emigra dalla Francia, a causa del crescente antisemitismo che sta incombendo nel paese. Fa così ritorno in Polonia. Giunti a Cracovia, viene però rinchiusa dai nazisti nel ghetto di Varsavia; nel 1941, la madre di Roman, prelevata dalle SS e deportata ad Auschwitz, viene uccisa nel campo di sterminio. Aiutato dal padre, il piccolo di appena sette anni, riesce a fuggire dalla terribile area di concentramento situata nella capitale polacca. Nonostante le tremende angherie subite da parte dei soldati tedeschi – come quella di divertirsi ad usarlo come bersaglio e a guardarlo saltellare terrorizzato, per evitare i colpi – il bimbo riesce a scappare, rifugiandosi presso famiglie cattoliche. Tra le premurose cure di due genitori adottivi, Roman può finalmente iniziare una nuova vita: si sviluppa in lui una certa vena artistica, orientata verso il mondo del cinema. Il conflitto è ormai al suo epilogo e il giovane Polanski ritrova il tanto amato padre, sano e salvo. Dopo aver dichiarato al papà la sua predilezione per la settima arte, questo ambizioso ragazzo, nel 1953, ottiene una parte nel primo film che lo vede in veste di attore: Trzy opowiesci. Leggi tutto...
Un destino segnato
Recita in altre produzioni, conseguendo il suo apprendistato nel ’59, alla Scuola d’Arte di Cracovia. Frequenta poi la Lodz Film School a formazione teatrale. A soli 22 anni debutta dietro la macchina da presa con il cortometraggio Rower: e con i corti arrivano anche le prime premiazioni. Nel settembre 1959 convola a nozze con l’attrice polacca Barbara Lass, dalla quale divorzierà tre anni dopo. Alle soglie dei trenta, Roman dirige il primo suggestivo lungometraggio: Il Coltello Nell’Acqua che tra i vari riconoscimenti, si guadagna la nomination all’Oscar come Miglior Film Straniero. Nel 1963 si trasferisce in Inghilterra e realizza due delle sue opere più originali: l’angosciante Repulsion nonché il surreale Cul de Sac.
Carriera in ascesa, tragedia sul fronte sentimentale
E’ il 1967 quando Polanski, divenuto a questo punto un regista di fama internazionale, si invaghisce dell’incantevole modella in ascesa Sharon Tate. Ammaliata dal fascino carismatico dell’uomo, la bionda texana acconsente a sposarlo dodici mesi più tardi. Determinato a fare della sua giovane moglie una star, Roman la lancia nella commedia “vampiresca” Per Favore, Non Mordermi Sul Collo. Ma la vita coniugale con il complicato artista, non è tutta rosa e fiori per la dolce venticiquenne: sul set infatti, Roman era solito trattarla in mal modo, e non solo, la Tate era anche costretta a subire i continui tradimenti del marito. In quel periodo tuttavia, Polanski partorisce negli Stati Uniti la sua opera più grandiosa: Rosemary’s Baby. Reputato il miglior film horror di tutti i tempi, questo agghiacciante capolavoro dona al suo creatore un successo di proporzioni enormi. La sera del 9 Agosto 1969, mentre il cineasta si trova in Gran Bretagna per girare il dramma Macbeth, un drappello di seguaci del noto killer Charles Manson fanno irruzione nella villa del regista, al 10050 di Cielo Drive, Beverly Hills. Nell’abitazione, Sharon, che sta festeggiando con alcuni amici la sua gravidanza, viene brutalmente uccisa. Gli spietati assassini, oltre alla Tate e quindi alla creatura che porta in grembo, eliminano anche il resto degli invitati. Poco prima di morire, la donna aveva dato a Roman una copia del libro di Thomas HardyTess of the D’Uberbvilles“. Il regista apprese la sconvolgente notizia nel Regno Unito: ci vorranno anni prima che l’uomo si possa riprendere dal terrificante accaduto. La sua Macbeth, è tutt’ora ritenuta “la pellicola che porta sventura”.
Premi e successo, lontano dagli States
Nel 1974 trova nuovamente l’ispirazione e dirige Jack Nicholson e Faye Dunaway nel meraviglioso noir Chinatown che gli vale ben undici candidature agli Academy Awards. Il 1 febbraio 1978, dopo aver confessato di aver abusato di una modella tredicenne sotto gli effetti di droghe ed aver ricevuto una condanna da parte di un tribunale americano, Polanski, fugge in Francia. Da allora non ha mai più messo piede negli Stati Uniti. Ciò nonostante il divo, continua a dar vita ad opere di gran classe. Ancora odore di Oscar tre anni più tardi, ma nessuna statuetta per la Miglior Regia: si tratta del romantico Tess, opera ispiratagli dalla moglie Sharon. Durante le riprese del film, la star, ha una breve relazione con la sensuale protagonista: Nastassja Kinski. Cittadino francese a tutti gli effetti Roman, predilige registi come FelliniOrson Welles e Akira Kurosawa. Dopo un’inestimabile carriera, arriva nel 2002 la consacrazione definitiva: il tanto osannato premio Oscar per la direzione dello splendido film Il Pianista. Nel 2005 arriva la trasposizione cinematografica del commovente romanzo di Charles Dickens Oliver Twist, che però non convince del tutto la critica. Nel 2010 gira un giallo ben sceneggiato, che ricorda HitchcockL’uomo nell’ombra, con Ewan McGregor e Pierce Brosnan. L’anno successivo esce trionfante dalla mostra del cinema di Venezia, anche senza aver vinto nessun premio. Con Carnage, Polanski confeziona un perfetto dramma da camera, anche grazie a quattro superbi attori: Jodie FosterKate WinsletChristoph Watlz e John C. Reilly. Si dedica poi a un film con soltanto due personaggi: la moglie Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric. Il film, presentato al 66esimo Festival di Cannes, è Venere in pelliccia. Nel 2017 porta invece a Cannes un film interpretato dalla moglie e da Eva GreenQuello che non so di lei.
Vita privata
Attualmente l’illustre cineasta, vive con la moglie Emmanuelle Seigner, sposata il 30 agosto 1989 e con la quale ha due figli: Morgane e Elvis.


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Curiosità – fonte: www.donnemagazine.it

1 – Nel 1959 Roman Polanski si è unito in matrimonio per la prima volta con l’attrice polacca Barbara Lass, dalla quale divorzierà nel 1962.

2 – Il secondo matrimonio è stato invece quello con l’attrice Sharon Tate, durato solamente un anno dal 1968 al 1969 a causa dell’omicidio di lei da parte della Manson Family.

3 – Polanski è infine convolato a nozze con Emmanuelle Seigner ed è al suo fianco dal 1989. Da quest’ultima ha avuto due figli: Morgane, venuta al mondo nel 1993 ed Elvis, nato nel 1998.


Filmografia – fonte: www.cinematografo.it

1955 – Generazione – Attore – Mundek
1958 – Due uomini e un armadio – Regia; Sceneggiatura
1959 – La caduta degli angeli – Regia; Sceneggiatura; Soggetto; Attore – Un Vecchio
1960 – Arrivederci domani – Attore
1960 – Ingenui perversi – Attore – Dudzio
1961 – Il grasso e il magro – Regia; Sceneggiatura; Soggetto; Attore – Il magro
1962 – Il coltello nell’acqua – Regia; Sceneggiatura; Soggetto
1962 – I mammiferi – Regia; Sceneggiatura; Soggetto
1963 – Le più belle truffe del mondo – Soggetto (“La collana di diamanti”); Regia (“La collana di diamanti”); Sceneggiatura (“La collana di diamanti”)
1965 – Repulsione – Regia; Attore; Sceneggiatura; Soggetto
1966 – Cul-de-sac – Regia; Sceneggiatura; Soggetto
1967 – La ragazza di fronte – Soggetto
1967 – Per favore, non mordermi sul collo – Soggetto; Regia; Attore – Alfred; Sceneggiatura
1968 – Rosemary’s Baby – Regia; Sceneggiatura
1969 – Magic Christian – Attore – Bevitore solitario
1971 – Macbeth – Regia; Sceneggiatura
1972 – Che? – Regia; Sceneggiatura; Soggetto; Attore – Mosquito ( non accreditato)
1972 – Weekend of a Champion – Regia; Attore
1974 – Chinatown – Regia; Attore – Uomo con il coltello; Soggetto (non accreditato); Sceneggiatura (non accreditato)
1976 – L’inquilino del terzo piano – Regia; Attore – Trelkovsky; Sceneggiatura
1978 – La civiltà del vizio – Attore
1979 – Tess – Regia; Sceneggiatura
1986 – Pirati – Regia; Soggetto; Sceneggiatura
1988 – Frantic – Regia; Sceneggiatura; Soggetto
1992 – Luna di fiele – Regia; Sceneggiatura
1994 – Il sosia – Attore – Roman Polansky
1994 – La morte e la fanciulla – Regia
1994 – Una pura formalità – Attore – Commissario
1996 – Gli angeli – Regia
1999 – La nona porta – Regia; Sceneggiatura
2000 – Hommage à Alfred Lepetit – Attore – Se stesso
2002 – Zemsta – La vendetta – Attore – Papkin
2002 – Il pianista – Regia
2005 – Oliver Twist – Regia
2007 – Rush Hour – Missione Parigi – Attore – Detective Jacques
2007 – Roman Polanski: Wanted and Desired – Attore – (immagini di repertorio)
2007 – Caos Calmo – Attore – Steiner
2007 – Chacun son cinéma – Sceneggiatura (“Cinéma Erotique”); Regia (“Cinéma Erotique”)
2010 – L’uomo nell’ombra – Sceneggiatura; Regia
2011 – Carnage – Regia; Sceneggiatura
2011 – Roman Polanski: A Film Memoir – Attore – Se stesso
2013 – Venere in pelliccia – Sceneggiatura; Regia
2013 – Seduced and Abandoned – Attore – Se stesso
2017 – Quello che non so di lei – Sceneggiatura; Regia
2019 – L’ufficiale e la spia – Regia; Sceneggiatura
2022 – The Palace – Regia; Sceneggiatura


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