Sofia Coppola

NEW YORK, USA, 14 maggio 1971


Carriera – fonte: it.wikipedia.org

Attrice
La carriera di attrice di Sofia Coppola, caratterizzata da frequenti critiche al nepotismo e recensioni negative, comincia da bambina, con comparse in sette film di suo padre. Il suo ruolo è quello di un maschio, Michael Francis Rizzi, il nipote di Michael Corleone, nella scena del battesimo. Il primo film non diretto dal padre in cui recitò fu Anna (1987). Coppola è tornata alla trilogia di suo padre sia nel secondo che nel terzo film de Il Padrino, interpretando una figlia di un immigrato in Il Padrino Parte II. Il suo ruolo più noto rimane quello di Mary Corleone ne Il padrino – Parte III (1990), che ricoprì all’ultimo minuto dopo l’abbandono del set da parte di Winona Ryder, dovuto a problemi di salute. Coppola ha commentato la vicenda legata al suo ruolo in Il Padrino – Parte III in un’intervista del 2013:Leggi tutto...
«Vediamo. Non volevo farlo? Emh.. Mi andava. Stavo provando cose diverse. Sembrava migliore del college. Non ho proprio pensato all’aspetto pubblico. Mi ha sorpreso. L’intera reazione. La gente si sentiva molto legata ai film de Il Padrino. Sono cresciuta con loro e non è un grosso problema. Voglio dire, capisco che sono grandi film ma… Non so. Non sono sorpresa. Ha senso che la gente abbia un’opinione al riguardo, ma ho avuto molta attenzione che non mi aspettavo. Stavo andando a scuola d’arte, quindi sono stata in grado di riprendere quello che stavo facendo. Era prima di Internet dove uscivano le riviste, ma poi il mese successivo se ne andavano. Allora non c’erano nemmeno tanti paparazzi in giro.»
È stato commentato che la situazione abbia danneggiato la carriera di Francis Ford Coppola e abbia rovinato quella di Sofia prima ancora che iniziasse. Sofia Coppola ha detto che non ha mai voluto davvero recitare e lo ha fatto solo per dare una mano quando suo padre le ha chiesto di farlo. Dopo le riprese, confermò di non voler entrare nel mondo della recitazione. È stato anche presunto che il ruolo di Sofia nel film potrebbe aver contribuito al successo, che, alto all’inizio, è poi andato scemando. Coppola ha detto che suo padre ha basato molto del suo personaggio su di lei durante la stesura della sceneggiatura, prima ancora che fosse interpretata nel ruolo. Sofia si era preoccupata di aver ricevuto il ruolo solo perché era la figlia del regista, e il ruolo l’ha messa a dura prova durante le riprese. Coppola ha anche recitato nel film di suo padre I ragazzi della 56ª strada (1983), in una scena in cui Matt Dillon, Tommy Howell e Ralph Macchio stanno mangiando in un locale di Dairy Queen; Rusty il selvaggio (1983); Cotton Club (1984); e nei panni della sorella di Kathleen Turner, Nancy Kelcher in Peggy Sue si è sposata (1986) la quale avrebbe successivamente lavorato al suo debutto come regista, Il giardino delle vergini suicide. Frankenweenie (1984) è stato il primo film in cui ha recitato che non è stato associato a suo padre; tuttavia, spesso non viene annotato a causa del suo nome d’arte “Domino“, che all’epoca adottò perché credeva che fosse glamour. Il cortometraggio, intitolato Life Without Zoe (1989) e distribuito come parte di un film tripartito di New York Stories, è stato co-scritto da Coppola con suo padre, che ha anche diretto il film. La sua prestazione ne Il padrino – Parte III venne criticata al punto da mettere quasi fine alla sua carriera di attrice. Nel 1990 si aggiudicò infatti il Razzie Award alla peggior attrice non protagonista per l’interpretazione di Mary Corleone. Negli anni successivi apparve solo brevemente nel film indipendente Inside Monkey Zetterland (1992) e in un cameo per Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Ha recitato anche la parte di una ginnasta nel video Elektrobank dei Chemical Brothers.
Regista
Nel 2003, l’attività di Sofia Coppola si è principalmente rivolta alla regia. Dopo il debutto con il cortometraggio Lick the Star, ha scritto e diretto diversi lungometraggi: Il giardino delle vergini suicide (1999), Lost in Translation – L’amore tradotto (2003), per il quale ha vinto il premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale e Marie Antoinette (2006). Nel 2010 presenta alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il film Somewhere, che si aggiudica il Leone d’oro. Nel 2012 ha diretto lo spot per la nuova fragranza femminile Miss Dior Eau de Toilette, con Natalie Portman. Nel 2013 scrive, produce e dirige Bling Ring, che apre la sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2013. Nel 2016 debutta con successo nella regia teatrale al Teatro Costanzi di Roma con l’opera lirica La Traviata di Giuseppe Verdi andata in scena con i costumi disegnati da Valentino e dalla sua maison, le scenografie di Nathan Crowley e la direzione musicale di Jader Bignamini. Nel 2017 dirige il film L’inganno, con protagonisti Kirsten Dunst, Nicole Kidman e Colin Farrell. La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di Thomas Cullinan, e narra la storia di un collegio femminile nello stato della Virginia del 1864, che durante la guerra civile viene protetto dal mondo esterno fino a quando un soldato ferito viene trovato nelle vicinanze. Il film è stato presentato durante il Festival di Cannes, vincendo il premio come Miglior regia, e facendo di Sofia la seconda donna a ricevere il premio.
Esperienza cinematografica e stilistica
Coppola è arrivata alla carriera cinematografica con conoscenze di recitazione, modellistica e design. Tutto ciò ha influenzato il suo lavoro di regista. Le sue conoscenze nel campo della moda, in particolare, hanno avuto un ruolo importante nei toni estetici dei suoi film e ha accentuato i ruoli di design e stile nel suo lavoro. La sua istruzione in una famiglia di Hollywood ha anche influenzato notevolmente il suo lavoro, così come la sua accoglienza pubblica e l’immagine, e ha sempre dovuto combattere le accuse contro i suoi privilegi. Dopo aver vinto un Oscar per Lost in Translation – L’amore tradotto e aver mostrato L’inganno, Coppola è stata accusata da alcuni critici di mostrare i privilegi sociali e culturali della sua infanzia.


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Curiosità – fonte: www.cinefilos.it

1 – È regista e sceneggiatrice di celebri film.

Il film di debutto della Coppola risale al 1999, ed è Il giardino delle vergini suicide, con protagonista Kirsten Dunst. Nel 2003 firma il suo secondo lungometraggio, Lost in Translation, con Bill Murray e Scarlett Johansson, che le permette di affermarsi a livello internazionale. Suoi successivi film sono poi stati Marie Antoinette (2006), Somewhere (2010), con Elle Fanning, Bling Ring (2013), con Emma Watson, e L’inganno (2017), con Nicole Kidman. La regista ha poi firmato anche uno speciale film televisivo per Netflix intitolato A Very Murray Christmas (2015), mentre nel 2020 è previsto il suo ritorno al cinema con On the Rocks, con Rashida Jones.

2 – È stata anche attrice.

L’ingresso nel mondo del cinema per la Coppola è avvenuto sin da bambina, in qualità di attrice nei film diretti dal padre. I suoi primi piccoli ruoli risalgono infatti ai film Il padrino (1972), Il padrino – Parte II (1974), I ragazzi della 56ª strada (1983), Rusty il selvaggio (1983), Cotton Club (1984), Peggy Sue si è sposata (1986) e Tucker – Un uomo e il suo sogno (1988). Ottiene poi un ruolo di maggior rilievo in Il padrino – Parte III (1990), dove recita accanto ad Al Pacino nei panni di Mary Corleone. Uno dei suoi ultimi ruoli da attrice risale invece al film Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999).

3 – Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti.

Con il film Lost in Translation, l’autrice si afferma ulteriormente all’interno dell’industria, arrivando ad ottenere il suo primo premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Per la stessa pellicola viene nominata anche come miglior regista e per il miglior film. Nel 2010 le viene invece assegnato il Leone d’oro, il premio più importante della Mostra del Cinema di Venezia, per il film Somewhere. Nel 2017, al Festival di Cannes, vince invece il Prix de la mise en scène per la sua regia di L’inganno.

4 – Ha fatto un cameo nella celebre saga.

Anche la Coppola è entrata, seppur senza farsi notare, a far parte della galassia lontana lontana di Star Wars. Nel film del 1999, Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, l’attrice appare brevemente nel ruolo di una delle ancelle che accompagnano la principessa Amidala, interpretata dall’attrice Natalie Portman. Ricordando l’esperienza, ha raccontato di essersi recata sul set per assistere allo svolgimento delle riprese, e il regista George Lucas sul momento le chiese se voleva comparire in scena, occasione che la Coppola non si lasciò sfuggire.

5 – Ha avuto ruoli diversi all’interno della trilogia.

Sofia Coppola ha interpretato la figlia di Michael Corleone in Il Padrino – Parte III, nonostante abbia vestito i panni della nipote ne Il Padrino del ’72 e di una bambina senza nome su una nave de Il Padrino – Parte II. La Coppola ottenne il ruolo nel terzo film della trilogia dopo che Winona Ryder dovette rifiutare per via di altri impegni.

6 – Ha cercato un nuovo punto di vista sulla figura storica.

Nel raccontare la vita della sovrana Maria Antonietta, la regista desiderava esaltarne l’aspetto umano, raffigurandola come una ragazza sconnessa dalla realtà, che finisce con il trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Per questo motivo, decise di basarsi sulla biografia scritta da Antonia Fraser, poiché giudicava quella ben più nota di Stefan Zweig troppo rigida nei confronti della regina.

7 – Avrebbe dovuto essere il suo secondo film.

Inizialmente la produzione del film era prevista subito dopo Il giardino delle vergini suicide. Tuttavia, incontrando diverse difficoltà nel confrontarsi con la realtà storica della vicenda, la Coppola preferì dedicarsi ad un altro progetto per potersi temporaneamente distrarre. Realizzò così Lost in Translation, il cui successo la aiutò a ridare vita a Maria Antoinette.

8 – Non era convinta sulla scelta di casting dei produttori.

Somewhere racconta del delicato rapporto tra un padre, attore in declino, e la sua giovane e candida figlia. Per interpretare quest’ultima, i produttori suggerirono alla Coppola l’attrice Elle Fanning, divenuta celebre in quegli anni. La regista non era però convinta a riguardo, temendo che si trattasse della tipica bambina attrice di Hollywood. Dopo averla incontrata, però, si ricredette, trovando la Fanning caratterialmente forte e brillante.

9 – Non voleva raccontare la classica storia su Hollywood.

Con Somewhere, la Coppola si è spinta per la prima volta a raccontare il mondo del cinema, facendolo però a suo modo. Il film tocca infatti solo in modo marginale la vita all’interno dell’industria, e lo stesso personaggio protagonista pur essendo un attore non viene mai visto intento a recitare su qualche set. Per la regista era più importante raccontare gli effetti della celebrità su di lui come uomo e padre.

10 – È molto riservata.

La regista ha più volte dichiarato di voler mantenere un basso profilo pubblico, tenendosi dunque lontana dai social network e garantendo così alle proprie figlie di poter vivere un’adolescenza lontana dai riflettori. Su Instagram è tuttavia possibile trovare alcune fan page a lei dedicate, dove vengono pubblicati gli ultimi aggiornamenti sui suoi progetti da autrice.


Filmografia – fonte: www.cinematografo.it

2020 – On the Rocks – Regia, Sceneggiatura
2017 – L’inganno – Regia, Sceneggiatura
2013 – Bling Ring – Regia, Sceneggiatura
2010 – Somewhere – Regia, Soggetto, Sceneggiatura
2008 – 40X15 – Attore – Se stessa
2006 – Marie Antoinette – Regia, Sceneggiatura
2003 – Lost in Translation – L’amore tradotto – Regia, Soggetto, Sceneggiatura
1999 – Il giardino delle vergini suicide – Regia, Sceneggiatura
1999 – Star wars: Episodio I – La minaccia fantasma – Attore – Sache’
1991 – Hearts of Darkness: A Filmmaker’s Apocalypse – Attore – Se stessa
1990 – I visitatori del sabato sera – Costumi
1990 – Il Padrino parte terza – Attore – Mary Corleone
1989 – New York Stories – Storie di New York – Soggetto, Sceneggiatura, Costumi – (“La vita senza Zoe”)
1986 – Peggy Sue si è sposata – Attore – Nancy Kelcher
1984 – Frankenweenie – Attore – Anne Chambers
1983 – Rusty il selvaggio – Attore – Donna, sorella di Patty
1974 – Il Padrino parte II – Attore – Bambina al porto di new York (non accreditata)
1972 – Il Padrino – Attore – Michael Francis Rizzi (non accreditata)


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