Birdman

Birdman

2014 ‧ Drammatico/Romantico ‧ 2 ore

Alejandro Iñárritu firma la sua ottava regia con un capolavoro che riscuote quattro prestigiosissime statuette su nove candidature nella notte degli Oscar del 2015. A completare il disegno di uno dei più grandi registi del millennio, le magistrali interpretazioni di attori purosangue, come Michael Keaton, Edward Norton, Naomi Watts ed Emma Stone, che danno vita ad un capolavoro della settima arte. Iñárritu cura ogni minimo dettaglio che è sempre azzeccatissimo nel narrare l’affascinante trama; cura persino le scelte cromatiche: geniale l’uso delle luci teatrali che passano dal blu al rosso senza mai scadere nella banalità. Con Iñárritu, il cinema diventa teatro: piani sequenza infiniti che rievocano uno spettacolo di Broadway, con attori che entrano ed escono dal teatro come se entrassero ed uscissero dalle quinte di un palco; giochi di regia creati con specchi e trasparenze che danzano a colpi di batteria come se fosse la colonna sonora perfetta; movimenti repentini di cinepresa inseguono i personaggi mentre i piani sequenza omaggiano il grande cinema di Hitchock con uno sguardo al maestro Kubrick; i dialoghi spesso interminabili ed inconcludenti ricordano Like a Virgin del grande Tarantino; colori, luci, ambienti surreali costruiti con fumi e neon, rimandano ad atmosfere mistiche che evidenziano lo stato mentale dei personaggi, e la perfetta incarnazione di un tale contesto non può che essere il teatro, simbolo di realtà e fantasia. Emmanuel Lubezki, insignito con la statuetta come miglior fotografia, si avvale dell’uso di luci blu nelle scene sognanti ed oniriche e di quelle rosse nelle parti veloci e drammatiche, mentre utilizza il fumo per intensificare e rendere più incisiva la sensazione di irrealtà protagonista dell’intera pellicola. E’ facile dunque intuire, come il regista abbia sperimentato tutte le sue intuizioni artistiche in un’unica creazione, rendendo Birdman un film borioso, come il suo protagonista. Michael Keaton veste alla perfezione il ruolo di star incompresa e ritenuta da tutti incapace di recitare, che si contrappone ad un personaggio fin troppo odioso, incapace di vivere nella vita reale ed amante della vita teatrale, interpretato da Edward Norton. Insieme alle prove superlative e di carattere di Emma Stone e Naomi Watts, la storia è ricca di intrecci e spunti che lasciano lo spettatore col fiato sospeso. Non possiamo non citare la grande conoscenza degli sceneggiatori della materia teatrale e della sua psicologia, per cui non possiamo non citare l’affinità col nostro Luigi Pirandello: la “culla” dell’intera storia è il teatro ed è qui che il protagonista si spara, come il Giovanetto in “Sei personaggi in cerca d’autore“. La presenza di Pirandello non è solo nell’epilogo, ma nella psicologia dei personaggi che non accettano i panni scomodi dei ruoli che la società ha loro affibbiato e da essi tentano di fuggire. Riggan Thompson è l’incarnazione del pensiero pirandelliano: lui, grande attore, si ritrova incatenato nel ruolo di Birdman, e tutti lo riconoscono come tale, mentre i grandi critici lo ritengono incapace di recitare. Ma Riggan non ci sta e prova a mettere in scena una grande opera teatrale per dimostrare al mondo il suo talento. Sembra una sinossi semplice, ma dentro c’è il senso di inadeguatezza per il personaggio che lo tormenta, lo tortura, c’è la voglia di riprendere in mano una vita ormai lontana, c’è il desiderio e l’angoscia di un padre che tenta di aggiustare il rapporto con sua figlia. Birdman è un film umano, in cui è facile immedesimarsi, d’altronde apparteniamo a questo nuovo millennio in cui veniamo assorbiti e martoriati dalla tecnologia, da mille problemi, da un ego ingombrante.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Birdman è un film del 2014 diretto da Alejandro González Iñárritu. Riggan Thomson (Micheal Keaton) è un attore divenuto famoso per aver interpretato negli anni Novanta un supereroe di nome Birdman. L’uomo cerca disperatamente di affrancarsi da quel ruolo, che lo ossessiona a tal punto da sentirne la voce beffarda e critica parlargli costantemente. Per farlo, scrive, dirige e interpreta un adattamento teatrale del racconto di Raymond Carver, “Di cosa parliamo quando parliamo di amore”. Al progetto lavorano anche la figlia ed ex-tossicodipendente Sam (Emma Stone), la fidanzata Laura e Jake (Zack Galifianakis), migliore amico e avvocato di Riggan, coinvolto come produttore. Il giorno precedente l’anteprima, una lampadina precipita sul co-protagonista Ralph, che quindi non può prendere parte allo spettacolo. Viene dunque rimpiazzato da Mike Shiner (Edward Norton), attore tanto brillante quanto problematico, a causa del quale l’anteprima è un disastro. Mike crea grande tensione tra i componenti del cast, e Riggan si scontra continuamente con lui, finché non giungono alle mani: Mike infatti lo sta sfruttando per un proprio tornaconto personale. Intanto Thomson coglie in flagrante Sam a fumare marijuana e la rimprovera, ma questa gli rinfaccia di non essere stato un padre presente e che la sua opera teatrale è solo un atto di vanità. Per tutto il tempo, Birdman parla con Riggan come una voce nella sua testa, giudicando lui e tutto ciò che lo circonda: il desiderio di affermazione dell’attore è messo in crisi dai numerosi imprevisti che il teatro, il suo ego e la sua vita familiare gli presentano.


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne ben nove candidature ai Premi Oscar del 2015, portandosi a casa quattro statuette:
Miglior film
Miglior regia a Alejandro G. Iñárritu
Miglior sceneggiatura originale a Nicolás Giacobone, Armando Bo, Alexander Dinelaris, Alejandro G. Iñárritu
Miglior fotografia a Emmanuel Lubezki

Le altre nomination furono:
Nomination Miglior attore a Michael Keaton
Nomination Miglior attore non protagonista a Edward Norton
Nomination Miglior attrice non protagonista a Emma Stone
Nomination Miglior montaggio del suono a Aaron Glascock, Martín Hernández
Nomination Miglior missaggio sonoro a Thomas Varga, Jon Taylor, Frank A. Montano


Curiosità – fonte: www.lascimmiapensa.com

1. Durante la conferenza stampa nel camerino di Riggan, lui dice di non recitare il personaggio di Birdman dal 1992. Lo stesso anno in cui fu girato Batman Returns, l’ultima pellicola in cui Michael Keaton interpreta Batman.

2. E’ stato girato in soli due mesi, prove comprese.

3. Vista la cura con cui la pellicola è stata girata ed essendo stata girata in un’unica sequenza, il montaggio richiese sole due settimane.

4. Ci sono solo sedici stacchi di montaggio visibili nell’intero film.

5. Come il personaggio di Michael Keaton rispecchia la sua storia nel ruolo di Batman, anche il personaggio di Edward Norton è una parodia della reputazione di Norton stesso. Difatti si dice sia molto difficile lavorare con lui.

6. A causa del fatto che il film dovesse sembrare come girato tutto d’un fiato, nessuna scena poteva esser tagliata o scartata in post produzione. Perciò la scrittura del copione richiese molto tempo, perchè gli sceneggiatori dovevano essere sicuri che ogni dialogo fosse perfetto.

7. Philip Seymour Hoffman veniva originariamente citato nel film, a causa della sua accidentale morte per uso di droghe successivamente venne sostituito con Woody Harrelson (True Detective).

8. Il primo film vincitore del Premio Oscar come Miglior Film ad esser stato girato interamente in digitale. Gli altri venivano girati, parzialmente o completamente, in pellicola.

9. Emma Stone recitò durante una pausa presa dalla riprese di The Amazing Spiderman 2 – Il Potere di Electro anch’esso girato a New York.

10. Michael Keaton non era protagonista di una pellicola dal 2008, in cui ha interpretato e diretto The Merry Gentleman.

11. Secondo “Variety” il film è stato girato in 23 giorni con un budget di 16.5 milioni di dollari.

12. Il regista ha dichiarato che nel finale il film “diventa un sogno”.

13. Le parole che si leggono nell’introduzione sono presenti sull’epitaffio della tomba di Raymond Carver, ossia: “Hai avuto tutto ciò che volevi da questa vita, nonostante tutto? L’ho fatto. E tu cosa volevi? Volevo sentirmi dire di essere amato, volevo sentirmi amato su questa terra”.

14. In una delle scene nel backstage vediamo lo stesso iconico tappeto, a forma esagonale, di Shining.

15. E’ il film più corto mai girato da Iñárritu, con “sole” due ore.

16. Riggan dice, falsamente, che Scorsese è nel pubblico alle audizioni. In realtà egli è davvero tra il pubblico, possiamo scorgerlo in un’inquadratura.

17. Michael Keaton ha dichiarato che questo film è stato il più difficile che abbia mai girato, e ha anche affermato che non ha mai interpretato personaggi con un carattere così dissimile dal suo, prima di recitare nei panni di Riggan.

18. Nella scena finale Sam porta al padre un mazzo di fiori lilla: c’è una tradizione che considera ciò come un presagio di sventura che, specie se in un ospedale, può essere associato alla morte. La superstizione risale a quando si usavano questi fiori dal forte profumo per coprire l’odore dei morti nelle case.

19. Alejandro G. Iñárritu in origine voleva un cameo di Johnny Depp in camera di Riggan a teatro. Invece di un manifesto di Birdman 3, infatti, ci sarebbe dovuto essere un manifesto del film “Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (2017)”, attaccato al muro. Al posto della voce di Birdman ci sarebbe dovuta essere quella di Jack Sparrow che diceva: “Come cazzo abbiamo fatto a finire qui, amico?

20. Quando Riggan sta per spiccare il volo dalla cima dell’edificio, vi è una donna che gli domanda se ciò che egli stia facendo sia vero o sia per un film. Riggan risponde che è per una pellicola e lei ribatte dicendo che tutti i film sono pieni di merda. L’interprete della donna è Jackie Hoffman.

 



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