Boyhood

Boyhood

2014 ‧ Drammatico/Narrativa di formazione ‧ 2h 43m

Un film sul tempo, non solo inteso come quantità, ma inteso come futuro, sul tempo che ancora abbiamo a nostra disposizione per creare o distruggere qualcosa, per crescere, cambiare, sbagliare, riparare. Boyhood deve essere visto come una narrazione dell’educazione alla vita. 143 scene girate in 12 anni, 12 anni di vita di Manson, un ragazzino che vive ad Austin con la madre e la sorella, passando ti tanto in tanto qualche weekend col padre. Il progetto è stato sposato in pieno da cast e troupe che hanno preso l’impegno di assecondare la visione dell’ideatore, sceneggiatore e regista Richard Linklater, girando per 40 giorni in tutto distribuiti però nell’arco di 12 anni, conservando il medesimo ritmo e la medesima cadenza cinematografica. 12 anni che hanno visto Manson crescere, portandolo dal giardino di casa al college, così come i suoi compagni di viaggio: compagni di scuola, di vacanza, nuovi mariti per la madre, una moglie per il padre, gli amori della sorella. Vicino a ciò che cambia ci sono cose che restano immutate, come le discussioni in casa, i lavori estivi, l’abbandono della famiglia. Boyhood non racconta drammi o tragedie, nè troppi conflitti, ma solo cose che rendono la vita normale. Questo è il cinema di Linklater, nel contesto di questo suo progetto/capolavoro, una matassa srotolata e ricomposta in fase di montaggio. Il vero narratore è dunque il tempo, che ci mostra i cambiamenti del corpo e della voce degli attori, così come gli interessi di ogni individuo che mutano. Ciò che non cambia è lo stile del regista, classico, sobrio, mai sbavato verso l’estetica indipendente, rendendo Boyhood un film senza tempo, in cui il suo protagonista non sente il bisogno di guardarsi mai indietro. E come potrebbe, è un bambino che diventa un giovanotto con tutta una vita davanti a sè.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Boyhood, film del 2014 diretto da Richard Linklater, racconta la storia di Mason Evans Jr. (Ellar Coltrane) e della sua infanzia, segnata inevitabilmente dalle dinamiche familiari che si instaurano e si sgretolano attorno a lui. Mason è un bambino curioso e attivo che, tuttavia, non sembra essere molto interessato alla vita scolastica e si mette spesso nei guai. Dopo il divorzio dei suoi genitori, il bambino vive con la madre Olvia (Patricia Arquette) e la sorellina Samantha (Lorelei Linklater). La madre cerca disperatamente l’amore, finendo per costruire relazioni instabili e insane che Mason osserva con curiosità e timore. La famiglia si trasferisce a Houston e i due fratelli riallacciano i rapporti con il padre Mason Evans Sr. (Ethan Hawke), un uomo immaturo e un accanito fumatore. A causa del fidanzamento della madre con il professore Bill Wellbrock, Mason vivrà una delle prime esperienza traumatiche della sua esistenza. Passano gli anni e il bambino diventa un giovane uomo, pronto ad affrontare la vita mentre cerca di ricollegare tutti i frammenti del passato che l’hanno portato ad essere la persona che nel presente.


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne ben sei candidature ai Premi Oscar del 2015, portandosi a casa una statuetta:
Miglior attrice non protagonista a Patricia Arquette

Le altre nomination furono:
Nomination Miglior film
Nomination Miglior regia a Richard Linklater
Nomination Miglior attore non protagonista a Ethan Hawke
Nomination Miglior sceneggiatura originale a Richard Linklater
Nomination Miglior montaggio a Sandra Adair


Curiosità – fonte: www.cineblog.it

1 – Ellar Coltrane aveva 7 anni quando ha iniziato le riprese del film e 18 quando è finito.

2 – Il film è stato girato in 45 giorni dal maggio 2002 ad agosto 2013, che, grosso modo, abbracciano più di 4.000 giorni.

3 – Richard Linklater e la sua troupe si sono riuniti ogni anno per le riprese. Il metodo di Linklater era essenzialmente quello di fare film diversi da 10 a 15 minuti nel corso di 12 anni, raffigurante un anno nella vita del ragazzo, e poi modificarli insieme come un lungometraggio.

4 – Ci sono 143 scene nel film.

5 – Richard Linklater ha scelto la figlia Lorelei Linklater come Samantha. Ma verso il terzo o quarto anno di riprese, Lorelei ha perso interesse nel film e ha chiesto che il suo personaggio venisse ucciso. Linklater ha rifiutato, dicendo che era troppo violento per quello che stava progettando. Lorelei poi ha finalmente riacquistato il suo entusiasmo e ha proseguito con il progetto.

6 – E’ illegale negli Stati Uniti firmare contratti di durata superiore ai 7 anni, e nessuno ha potuto firmare un contratto per il loro impegno di 12 anni.

7 – Quando sono iniziate le riprese, il film aveva il titolo “The Untitled 12 Year Project” e poi è diventato solo “12 Years”. Ma quando il film è finito, Richard Linklater ha cambiato il titolo in “Boyhood”, al fine di evitare confusione con “12 anni schiavo” (12 Years a Slave).

8 – La GTO usata nel film appartiene a Richard Linklater.

9 – Negli Stati Uniti è stato classificato “R” per il linguaggio compresi i riferimenti sessuali, per la droga e l’uso di alcol. R significa: “Con restrizioni. Persone con meno di 17 anni possono essere ammessi solo se accompagnati da un genitore o tutore”.

10 – Budget stimato sui 4.000.000 di dollari.

11 – Su Rotten, mentre scrivo, ha il 99% di recensioni positive.

12 – Frase di lancio promozionale originale: 12 years in the making.


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