La Bella e la Bestia

La Bella e la Bestia

1946 ‧ Cinema fantastico/Romantico ‧ 1h 36m

Tratta dalla fiaba di Madame LePrince de Beaumont, La Bella e la Bestia è un’opera cinematografica che racchiude profondi sentimenti, oltre ad essere avanguardista nei confronti di temi ancora oggi difficili, quasi tabù. Infatti, la storia è costruita sul tema della diversità, dell’amore impossibile, di quell’amore capace di superare qualsiasi barriera. Non a caso nasce dall’amore omosessuale fra il regista Jean Cocteau ed il suo protagonista Jean Marais: fu proprio Marais che spinse fortemente l’amato Cocteau a farne quello che poi si è rivelato un capolavoro del cinema che ha ispirato persino la Disney. Se da un lato l’amore puro riesce a trasformare la Bestia in un bellissimo principe, dall’altro un grande letterato omosessuale come Cocteau, usa la favola come paradigma a beneficio di tutte quelle persone che la società perbenista non accetta, omosessuali in primis. Anche se è di difficile comprensione, ma ogni “ingrediente” utilizzato dall’autore e regista, nella realizzazione della pellicola, è decisamente omosessuale senza avere alcuna allusione diretta a tale tematica. La Bella e la Bestia non è dunque solo un reperto storico d’amore e di fantasia, come ormai viene etichettato dalla critica, ma un coraggiosissimo capolavoro di arte visiva che ha un cuore narrante pieno di rabbia per non poter esprimere liberamente quell’amore che la società, ancora oggi, non accetta. Da un punto di vista più tecnico, il grande lavoro dei registi… eh sì, perchè René Clément non è accreditato nell’opera… è stato quello di curare i dialoghi in modo da rendere ancor più straordinarie le performance degli interpreti, oltre ad essere molto attenti nella costruzione delle scenografie e maniacali nel trucco, specie per il personaggio della Bestia. Per quanto concerne la recitazione, magari oggi può sembrare molto teatrale ed enfatica, così come gli effetti speciali, piuttosto artigianali anche se decisamente ingegnosi, ma non bisogna dimenticare che sono trascorsi quasi ottanta anni dalla realizzazione del film, e basta solo questo per poter affermare, senza alcuna paura di smentita, che La Bella e la Bestia di Cocteau non ha nulla da invidiare ai prodotti che l’hanno seguita.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Un armatore ha tre figlie: due sono bisbetiche, orgogliose, amanti del lusso; la terza, Bella, è un angelo ed è la cenerentola della famiglia. L’armatore, nel ritornare di notte dal porto a casa sua, si smarrisce nella foresta e penetra in un castello incantato, abitato da un mostro che minaccia di ucciderlo e lo lascia libero dietro la promessa che una delle sue figlie verrà nel castello in sua vece. Bella, per salvare la vita del padre, non teme di affrontare il mostro, che l’accoglie con grandi dimostrazioni di deferenza. Da principio l’aspetto del mostro desta nella fanciulla un invincibile orrore; ma poi l’estrema riservatezza e bontà, di cui dà prova quell’essere mostruoso, e la sua sofferenza commuovono Bella. Questa ottiene dal mostro il permesso di visitare il padre infermo; ma quando ritorna al castello, trova il mostro morente, e comprende che è l’amore per lei che lo consuma. Mentre cerca di rincuorarlo, il suo ex-fidanzato penetra violentemente nel castello, ma una freccia lanciata da una potenza magica lo uccide. Nello stesso momento il mostro si trasforma in un bel cavaliere, che rassomiglia al fidanzato, e si eleva con lei in volo verso le regioni celesti.


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: it.wikipedia.org

Il film ottenne il Premio Louis-Delluc nel 1946.


Curiosità – fonte: movieplayer.it

1. Un trucco bestiale.
Per interpretare il mostruoso protagonista de La Bella e la Bestia, Jean Marais doveva sottoporsi a ben cinque ore di trucco giornaliere.

2. Sostituzione.
Durante la lavorazione de La Bella e la Bestia, Jean Cocteau si ammalò e per lui si rese necessario il ricovero in ospedale. Così durante il periodo di malattia, il regista venne sostituito da René Clément.

3. La Bestia e Greta Garbo.
Secondo alcune fonti, quando Greta Garbo andò a vedere La Bella e la Bestia di Jean Cocteau e vide la Bestia trasformarsi in principe l’attrice esclamò: “Ridatemi la mia Bestia!“.



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