Snatch - Lo strappo

Snatch – Lo strappo

2000 ‧ Giallo/Commedia ‧ 1h 44m

Dalla penna di Guy Ritchie nasce Snatch – Lo strappo, un’ironica commedia politically incorrect, che rievoca l’atmosfera cupa di capolavori come Trainspotting (1996) di Danny Boyle. Dopo aver dato i natali, sia come autore che come regista, all’ottimo Lock & Stock – Pazzi Scatenati nel 1998, Ritchie firma la sua seconda regia che però, stavolta, gli vale il palcoscenico internazionale, anche se ricorda il suo primo lavoro, almeno dal punto di vista stilistico, con tratti distintivi che ritroveremo anche nei lavori successivi: angolature estreme, una colonna sonora che crea atmosfere intense, a tratti quasi inquietanti, ed un ritmo frenetico che alterna scene “allungate” con la moviola, a lunghi periodi compattati in poche sequenze. Una sceneggiatura caratterizzata da una narrativa comica, che non tiene volutamente conto della continuità spazio-temporale. Le sequenze di boxe sono caratterizzate da dettagli quasi fumettistici, il cui fine è quello di sublimare la violenza in passione e spettacolo. Quanto alla trama, parte in maniera semplice, quasi scontata, ma lo è solo in apparenza: viene complicata da una serie di coincidenze ed equivoci che intrecciano i destini dei protagonisti, oltre a non risparmiare niente e nessuno. La sagace ironia di Ritchie, infatti, “colpisce” Americani, Inglesi, Russi, Giamaicani, Ebrei e Zingari. La cattiveria, i valori, gli interessi e la stupidità dei protagonisti vengono mescolate per dar vita ad una commedia intrisa di un’atmosfera quasi surreale dietro cui di nascondono molte verità, come il mondo depravato della boxe clandestina in una Londra tutt’altro che elegante. Snatch è dunque una tipica commedia inglese che, nonostante i toni cupi, la cruda violenza ed una comicità volgare, riesce ad essere di classe ed a non sforare nello splatter.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Snatch – Lo strappo è un film d’azione del 2001 scritto e diretto da Guy Ritchie. La storia è un complicato intreccio di avventure criminali: scommesse clandestine, omicidi, rapimenti, tranelli, doppi giochi, imboscate e via dicendo. Tutto ha inizio ad Anversa, dove Frankie “Quattro dita” (Benicio del Toro) rapina una banca che custodisce, tra i vari gioielli, un grosso diamante. Il delinquente fa ritorno a Londra per rivendere la refurtiva, ma viene intercettato da Boris “Lametta” Yurinov, un russo ex KGB. Conoscendo il vizio di Frankie per le scommesse, lo attira in una sala giochi: lì viene derubato da Sol, commesso in un banco di pegni, con la complicità di Vinny e Tyrone. Nel frattempo, il commerciante di gioielli Doug “La zucca” Denovitz viene a sapere del furto del diamante e informa suo cugino Avi (Dennis Farina) di New York, che parte immediatamente per la capitale inglese per impadronirsi della preziosa gemma. Intanto, Turco (Jason Statham), voce narrante della vicenda, e Tommy, il suo socio nell’organizzazione della boxe clandestina, vengono truffati da Mickey O’Neil (Brad Pitt), uno zingaro irlandese che mette KO il loro campione, George Meraviglia. Boris s’impossessa della pietra, interviene allora Tony “Pallottola al dente” (Vinnie Jones), ma il cane regalato dagli zingari a Sol e Vinny ingoia il diamante. Avi cerca di sparare all’animale, colpendo però Tony e il cane terrorizzato fugge. Nel frattempo Mickey organizza una trappola per eliminare Testarossa, boss delle bische clandestine di boxe a Londra, e con i suoi compari prende il volo con i soldi delle scommesse, mentre Turco e Tommy ritrovano il cane…


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: it.wikipedia.org

Il film ottenne due candidature agli Empire Awards del 2001 aggiudicandosele entrambe:

      • Miglior attore britannico a Vinnie Jones
      • Miglior regista britannico

Curiosità – fonte: www.lascimmiapensa.com

1 – “Il personaggio interpretato da Brad Pitt e il suo modo di esprimersi è stato ispirato dalle critiche che il film Lock & Stock – Pazzi scatenati (1998) ha ricevuto circa gli accenti dei personaggi. Guy Ritchie ha deciso di contrastare le critiche con la creazione di un personaggio che non solo non poteva essere compreso dal pubblico, ma che anche non poteva essere compreso nemmeno dagli altri personaggi del film.”
Questo è un modo di sicuro divertente ed elegante di rispondere alle critiche, che ci dimostra molto della personalità del regista e del suo modo di lavorare;

2 – “I produttori non potevano permettersi abbastanza comparse per le sequenze dell’incontro di boxe. Ogni volta che un angolo di ripresa cambia, le comparse dovevano spostarsi con essa così da far sembrare che ci fosse un pubblico affollato.”
Ormai ne abbiamo sentite veramente tante riguardo ai problemi di budget e ai modi per aggirarli, ma nonostante ciò non si smette mai di stupirsi;

3 – “Guy Ritchie ha riferito di aver pagato 1 milione di dollari per l’utilizzo della canzone “Lucky Star”, di Madonna.”
Nonostante i problemi di budget Ritchie se l’è sentita comunque di pagare una cifra simile per i diritti di una canzone, evidentemente era molto importante per la realizzazione del film;

4 – “Brad Pitt, che era un grande fan di Lock & Stock – Pazzi scatenati (1998), chiese al regista Guy Ritchie un ruolo in questo film. Siccome Pitt non aveva e non riusciva a padroneggiare un accento inglese, Ritchie gli diede il ruolo di Mickey lo Zingaro.”
Forse è stato meglio così, questo ci ha permesso di vedere Pitt in un ruolo un po’ diverso dal solito;

5 – “Ogni errore che Sol, Vinny e Tyrone fanno sono stati ispirati da vari racconti del Late-Night Show su crimini reali andati storti.”
Certe volte si vedono filmati di goffi rapinatori che finiscono col farsi nel male nei loro tentativi di furto, e di sicuro la scelta di trasporre questi fatti reali nel film rende il tutto più plausibile;

6 – “Franky Quattrodita cambia quattro abiti diversi durante la conversazione al telefono con il cugino Avi.”
Questa scena è a dir poco esilarante, Benicio del Toro che cambia magicamente d’abito per ben quattro volte mentre è dal sarto che parla al telefono è qualcosa di unico;

7 – “Quasi ogni morte nel film avviene fuori dall’inquadratura.”
Interessante questo fatto, potrebbe essere stata una scelta mossa dalla volontà di censurare questi atti di violenza oppure, molto più probabilmente, una semplice scelta stilistica;

8 – “Durante i titoli di testa, i ladri di diamanti stanno discutendo riguardo la Vergine Maria. Si tratta di un riferimento a Le iene (1992), dove durante la scena di apertura i protagonisti anch’essi rapinatori stanno discutendo riguardo la canzone Like a Virgin di Madonna.”
Ovviamente qui non c’era neanche bisogno di spiegarlo dato che tutti avevamo colto la citazione al maestro;

9 – “Quando Mickey “vince” una nuova roulotte per sua madre, come colore sceglie il blu pervinca. In Psyco (1960), ci viene detto che Norman Bates ha aiutato a scegliere un vestito blu pervinca per la sua madre defunta. Mickey, proprio come Norman, è anche responsabile (anche se indirettamente) della morte di sua madre.”
Anche qui un altro riferimento a un grande cult, magari meno scontato del precedente ma comunque abbastanza deducibile;

10 – “Quando Guy Ritchie ha detto a Brad Pitt che avrebbe dovuto fare a botte, Pitt si è preoccupato perché aveva appena finito di girare Fight Club (1999) e non aveva voglia di interpretare di nuovo un ruolo simile. Ma comunque ha accettato il ruolo perché voleva lavorare a questo film e voleva farlo con Ritchie.”
Di sicuro dopo tutte le botte prese in Fight Club non dev’essere stata una buona notizia quella di dover prenderle/darle di nuovo, ma sicuramente il “ripudio” per la violenza da parte di Pitt era minore della stima per Ritchie.



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