Trainspotting

Trainspotting

VM14 – 1996 ‧ Giallo/Drammatico ‧ 1h 34m

Film scandalo degli anni ’90, firmato Danny Boyle su una generazione priva di ideali e di alcuna voglia di venir fuori da questa situazione. Trainspotting, tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh, è un mix di ingredienti di prima qualità: dalla travolgente colonna sonora che spazia da Lour Reed a Iggy Pop, dai Blur agli Underworld, al cast artistico fatto di giovani promesse (che col tempo hanno mostrato e consacrato il proprio talento nel firmamento delle star), ad una sceneggiatura corredata di dialoghi entrati di diritto nella cultura popolare. Ma Trainspotting è anche un esercizio di stile che fin da subito mette bene in chiaro il suo disegno, ovvero colpire il gusto dei benpensanti al fine di deliziare il palato dei cultori di genere. E’ vero anche che questo film ha dovuto avere il giusto tempo di “digestione” per i cultori di settore dell’epoca e per alcuni spettatori, che hanno lanciato il proprio j’accuse nei riguardi di Boyle, per aver portato sul grande schermo un inno al consumo di eroina. Ma il tempo ha messo i tasselli al posto giusto, facendo finalmente comprendere come fosse esattamente il contrario, ovvero come il racconto si incentrasse sul male assoluto della tossicodipendenza. Forse ingannati dai molteplici momenti tragici, quasi sempre addolciti dalla contrapposizione di altre scene in maniera da velare allo spettatore la narrazione. Di sicuro, Boyle ha messo in piedi un capolavoro furbo, geniale, ma allo stesso tempo comico e spaventoso, angosciante ma a tratti esilarante, carico di ossessione ma di sicuro assolutamente coerente. I personaggi sono stati interpretati in maniera sublime: Renton (Ewan McGregor) incarna il giovane tossicodipendente insicuro, anonimo nella sua cerchia, ma con una forza di volontà che gli permette di uscire dai guai, non senza pagare innumerevoli sofferenze ed angosce di ogni genere. Spud (Ewen Bremner) è il grande amico del protagonista, strafatto e maldestro. Begbie (Robert Carlyle) è il duro, ma odia la ‘merda’ nelle vene, anche se poi vive di risse e di alcool; è spavaldo e non ha paura di niente e nessuno. Tommy (Kevin McKidd) è vittima di eventi sfortunati causati dai suoi stessi amici, senza cognizione di causa ovviamente, per cui è lo stereotipo di bravo ragazzo che si trasforma in tossico emarginato e vittima delle proprie sofferenze. Sick Boy (Jonny Lee Miller) è la mente del gruppo, che tira fuori perle di saggezza sulla vita, offrendo un contributo fondamentale alla costruzione dei momenti epici del film. Infine c’è Diane (Kelly Macdonald), l’anima di Renton capace di trascinarlo in diversi ragionamenti sulla vita e su cosa si debba fare, nonostante lei stessa faccia esattamente il contrario. Dunque, Trainspotting è un film dinamico che spinge lo spettatore su un’altalena che va da momenti superficialmente esilaranti a profonde riflessioni sulla materia più difficile, la vita.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Trainspotting, film del 1996 di Danny Boyle, è ambientato a Edimburgo e racconta la storia di cinque ragazzi scozzesi: Mark Renton (Ewan McGregor), che ha scelto per sé un’onesta e sana tossicodipendenza; Sick Boy (Jonny Lee Miller), appassionato di Sean Connery e infido donnaiolo; il goffo e pacifico Spud (Ewen Bremner); il violento Francis Begbie (Robert Carlyle), un delinquente al limite della psicopatia; infine, Tommy (Kevin McKidd), onesto, sportivo e gran tifoso di calcio. A parte Begbie e Tommy, tutti sono eroinomani e vivono di truffe e furti per guadagnarsi la loro dose giornaliera. Quando Renton decide di disintossicarsi, incredibilmente riesce nella sua impresa, ma l’assenza di droga riporta a galla le sue voglie sessuali, rimaste fino ad allora sopite a causa dell’eroina. È così che, durante una serata in un night club, Renton conosce Diane (Kelly Macdonald) con cui trascorre una notte di sesso. Il mattino dopo scopre che la ragazza è minorenne e inorridito cerca di allontanarsi da lei, ma Diane minaccia di raccontare tutto alla polizia, se non restano amici. Nella stessa notte Tommy viene lasciato dalla fidanzata, Lizzy, convinta che lui abbia erroneamente dato il loro sex-tape a qualche videonoleggio (in verità, è stata rubato da Renton e Sick Boy); da questo momento in poi, Tommy sprofonda in una logorante depressione. La noia di una vita senza l’eroina spinge Mark, Sick Boy e Spud a tornare a drogarsi, ma questa volta al gruppo si aggiunge anche Tommy, curioso di capire cosa si prova. Tornare all’eroina vuol dire tornare a commettere piccoli crimini e così Renton e Spud, sorpresi a rubare, vengono processati: al contrario dell’amico, Mark riesce a evitare la prigione con la promessa di ripulirsi. In preda all’astinenza, però, torna dal suo spacciatore abituale, Johnny Swanney, finendo questa volta in overdose.
Scampato alla morte, i genitori del ragazzo lo costringono a disintossicarsi definitivamente e, dopo una serie di deliri e orribili incubi, Renton ne esce vincitore. Ormai pulito, fa visita a Tommy, malato di AIDS, ma lo spettacolo che gli si presenta davanti lo spinge ad allontanarsi da Edimburgo. Si trasferisce a Londra, lavorando come agente immobiliare, ma la sua vita tranquilla viene stravolta da Begbie, ricercato per una rapina a mano armata, e Sick Boy. Tornati in Scozia, il vecchio gruppo di amici si riunisce e cerca di mettere a segno un colpo: comprare una partita di eroina e rivenderla a un prezzo più alto. L’affare riesce, ma  vuole liberarsi del suo scomodo passato e avventurarsi verso un futuro normale, scegliere la vita al posto dell’eroina, però, ha un costo davvero elevato…


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne una candidatura ai Premi Oscar del 1997:

    •  Nomination Miglior sceneggiatura non originale a John Hodge

Curiosità – fonte: ilcinegico.com

1. L’autore del romanzo da cui è tratto il film, Irwin Welsh, interpreta lo spacciatore di supposte d’oppio.

2. Ewan Mcgregor ha perso 12 kg per interpretare Renton ed ha conosciuto diversi ex tossicodipendenti per entrare al meglio nella parte. Ha anche pensato realmente di farsi eroina per capirne il vero effetto… ma alla fine fortunatamente ci ha ripensato.

3. I primi 20 minuti nell’edizione americana sono stati ridoppiati dagli attori protagonisti perché incomprensibili per gli spettatori statunitensi.

4. Kelly Macdonald è stata scelta per la parte di Diane dopo aver appreso del provino tramite un volantino. Tutt’ora tiene a casa il volantino che le ha cambiato la vita.

5. Il peggior bagno di Scozia era in realtà sporco di cioccolato e profumava di pasticcini. Sotto il Water c’era uno scivolo per far sembrare che Mcgregor ci scivolasse dentro.

6. Lo sceneggiatore del lungometraggio John Hodge interpreta il poliziotto che insegue Renton ad inizio film.

7. Prima del film venne fatta una pièce teatrale e nel ruolo di Renton c’era Ewen Bremmer (SPUD).

8. Il locale che si vede nel film si chiama “Volcano Bar”, che si ispira al “Korova Milk Bar” di Arancia Meccanica. Infatti decori e scritte all’interno sono molto simili e la canzone che si sente è “Temptation” dei Heaven 17 che prende il nome dalla band fittizia del film di Kubrick.

9. Il film è stato girato in meno di due mesi. Quasi tutte le riprese sono state effettuate a Glasgow, tranne l’inizio ad Edimburgo e la fine a Londra.

10. Il braccio di Renton quando si inietta l’eroina è in realtà una protesi meccanica con vene pulsanti e piccole sacche di sangue.

11. Nel film ci sono molti rimandi ai Beatles, fra cui la celebre camminata dei quattro nella copertina di “Abbey Road”.

12. Danny Boyle è così fan dei Beatles che ha diretto il film “Yesterday” e ha fatto interpretare John Lennon a Robert Carlyle (Begbie). I due hanno collaborato in 4 film.



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