Nightmare Before Christmas

Nightmare Before Christmas

1993 ‧ Per famiglie/Cinema fantastico ‧ 1h 16m

Film d’animazione basato sulla tecnica dello stop-motion, una tecnica che si avvale di modellini/pupazzi i cui movimenti vengono ricreati a mano e fotografati ad ogni singolo cambio di posizione, per poi venir montati in sequenza così da creare l’illusione del movimento. Una tecnica evolutiva del cartone animato, fatta però con personaggi ed ambienti reali. E’ facile dunque comprendere che una tale lavorazione richiede molto tempo e, soprattutto, una maniacale cura dei dettagli. Se poi nasce da un’idea di Tim Burton e dalla regia firmata Henry Selick, non può che dare vita ad un capolavoro della cinematografia mondiale. Burton è l’ideatore della storia e dei personaggi: è sua la paternità di Jack, Sally, Bau Bau e gli altri. Già dai tempi in cui Burton creava bozzetti per la Disney aveva dato i natali a Jack ed il suo genio forgiato la storia del Paese di Halloween.
Il film si apre con un brano meraviglioso, “Questo è Halloween” che accompagna il cameo di presentazione dei personaggi intenti a festeggiare la notte più paurosa dell’anno. Nella versione italiana, uno straordinario Renato Zero si è occupato delle parti cantate dei brani che compongono la colonna sonora del film, oltre ad aver dato la voce a Jack Skeletron, nei dialoghi. Così come i personaggi, memorabili sono anche le ambientazioni, realizzate con particolare minuzia e straordinaria fantasia: il Paese di Halloween, la città del Natale, il cimitero che fa da sfondo all’iconica scena in cui Jack canta “Re del blu, Re del mai“.
Nightmare Before Christmas è un film d’animazione dal tono ricercatamente cupo e  dallo stile gotico tipico dei film di Tim Burton. L’idea, infatti, non convinse del tutto la Disney, al punto da spingerla a farlo uscire con la firma della Touchstone Pictures, una casa di produzione del gruppo, utilizzata per tutti quei prodotti indirizzati ad un pubblico più vasto e non esclusivamente per bambini. Ma il tempo, diede ragione al suo ex disegnatore: gadget, magliette, videogame e manga, creati soprattutto con l’avvento del DVD nei primi anni del nuovo secolo, andarono letteralmente a ruba ed il film, considerato al pari di una nenia per bambini, in quanto ha fatto parte, e lo farà ancora, dell’infanzia di molti, oltre ad essere un prodotto fruibile anche dagli adulti.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Nightmare Before Christmas è un film d’animazione diretto da Henry Selick.
Jack Skeletron (voce italiana Renato Zero) è il re indiscusso del terrificante paese di Halloween. Gli abitanti passano tutto l’anno a preparare la festa più importante per loro, quella del 31 ottobre. Il sovrano delle zucche, innamorato di Sally (voce originale Catherine O’Hara), è stanco di spaventare il prossimo ed è alla ricerca di nuovi stimoli nella sua vita.
Un giorno, mentre sta camminando nel bosco con il suo cane Zero, s’imbatte in un cerchio di alberi, ognuno con una porticina nel tronco. Quella che Jack decide di aprire ha un albero di Natale disegnato sopra. Una volta entrato, viene catapultato in un mondo parallelo, completamente innevato, dove tutto è addobbi e decorazioni natalizie.
Il re di Halloween è totalmente rapito dall’atmosfera che si respira e, mosso da un grande entusiasmo che non provava da tempo, decide di portare il Natale nel suo regno. Quando torna a casa, raduna tutto il paese per spiegargli il suo nuovo progetto, destando non poche perplessità negli abitanti. Riuscirà Jack a calarsi nei panni di Babbo Nachele e coinvolgere i cittadini in questa nuova festività?


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne una candidatura ai Premi Oscar del 1994:

Nomination Migliori effetti speciali visivi a Pete Kazachik, Eric Leighton, Ariel Velasco Shaw, Gordon Baker


Curiosità – fonte: nospoiler.it

1 – Le canzoni del film furono scritte prima della sceneggiatura.
I brani di The Nightmare Before Christmas vennero scritti dal compositore Danny Elfman prima che ci fosse uno script da cui partire. Tim Burton gli aveva soltanto raccontato l’idea e descritto qualche pezzo della storia quando Elfman si mise al lavoro. Nel 2015, il compositore disse al Los Angeles Times: “Tim mi mostrava schizzi e disegni, e mi raccontava la storia; la descriveva in frammenti di frasi e parole, e io dicevo “Sì, ho capito”. Tre giorni dopo, avevo una canzone.” Un risultato davvero straordinario, soprattutto considerando che il pezzo di apertura (This is Halloween) è ormai divenuto un vero e proprio “inno” alla festività anglosassone.

2 – Elfman diede voce a Jack.
Non solo compositore, anche cantante. Danny Elfman diede voce allo scheletro protagonista nelle fasi musicali, cantando tutti i brani in cui è Jack a “parlare”. Nelle sequenze non cantate, invece, fu Chris Sarandon a doppiare il re delle zucche. Elfman prestò la voce anche ad altri due personaggi: il Clown e Prendo, uno dei tre bambini diabolici (Vado, Vedo e Prendo) che vengono incaricati da Jack di prelevare e consegnargli Babbo Natale. Nella versione italiana, Jack Skeletron è doppiato da un ottimo Renato Zero.

3 – Tim Burton non è il regista del film.
Sebbene il titolo originale del film sia Tim Burton’s The Nightmare Before Christmas, fu Henry Selick a dirigere la pellicola. Burton ebbe l’idea: gli venne nella sua città natale, la californiana Burbank, un posto in cui non essendoci un grande cambiamento climatico tra autunno e inverno il tempo era scandito dalle decorazioni dei negozi. C’erano vetrine che venivano addobbate con largo anticipo, così, proprio nei giorni in cui alcune sfoggiavano ancora le decorazioni di Halloween, altre erano già a tema natalizio. Da qui l’illuminazione di mescolare le due festività in un lungometraggio.

4 – Il film si basa su una poesia.
The Nightmare Before Christmas si basa su una poesia scritta da Burton quando era animatore presso Disney. Nel 2013, Selick raccontò al Daily Beast: “Tim riscrisse la poesia Twas the Night Before Christmas (pubblicata in forma anonima nel 1823 ma ufficialmente attribuita a Clement Clarke Moore, n.d.R.), realizzando il design di Jack Skeletron, del suo cane Zero e di Babbo Natale.” A quanto pare, il regista propose la poesia a Disney per realizzare uno speciale in stop-motion nel 1983, ma la sua richiesta venne respinta. Sebbene 10 anni più tardi la Casa di Topolino finanziò la pellicola, non se la sentì di associare il proprio marchio per bambini e famiglie a un film d’animazione così tetro e dark.

5 – Le comparse di Jack Skeletron in altri film.
La primissima volta che vediamo lo scheletro longilineo non è nel film in cui è protagonista, ma nella pellicola Beetlejuice del 1988 (ancora di Tim Burton). Non è l’unico cameo di Jack: compare infatti anche in un altro film d’animazione di Henry Selick (sempre prodotto da Tim Burton), ovvero James e la pesca gigante (1996). In realtà, il re delle zucche fa capolino pure in altri lungometraggi: Tim Burton lo ha inserito tra le stampe del papillon indossato dal Cappellaio Matto in Alice in Wonderland e Henry Selick ha omaggiato la sua sagoma in un uovo in Coraline. In più, lo si vede in un’ombra nel classico Disney La principessa e il ranocchio.

6 – Il Bau Bau fu il personaggio più difficile da realizzare.
Il regista del film spiegò nel 2017 il motivo per cui il Bau Bau fu il personaggio più difficile da mettere in scena: “Il Bau Bau è stato il più difficile da creare perché è grande e piuttosto informe. Alla fine, Rick Heinrichs (uno dei primi collaboratori di Tim Burton, n.d.R.) ha dovuto ricostruirlo; e poi, quando appare “senza pelle”, come una massa di insetti, ha tolto anni di vita ad alcuni animatori – ci sono voluti circa quattro mesi per girare quella scena.” In ogni caso, non soltanto il Bau Bau costò uno sforzo pionieristico ai produttori, ma l’intera opera richiese un lavoro inarrivabile: basti pensare che ci volle un team di ben 120 persone, delle quali da 13 a 17 erano animatori, per creare il film, e che per il solo personaggio di Jack Skeletron dovettero realizzare ben 400 teste (ognuna con un’espressione o una posizione della bocca diversa).

7 – Il vestito del re delle zucche era originariamente nero.
Fu Selick a decidere che l’abito caratteristico di Jack avrebbe dovuto avere delle sottili strisce bianche; lo rivela in un DVD speciale uscito in occasione del 15esimo anniversario del film. Inizialmente, infatti, doveva essere completamente nero. A quanto pare, la decisione venne presa per far risaltare il personaggio su un set già abbastanza oscuro.

8 – Tim Burton non vuole un sequel.
Dal momento che Tim Burton possiede il 50% dei diritti sui personaggi di The Nightmare Before Christmas, la sua autorizzazione per un eventuale seguito è essenziale. Peccato (o per fortuna) che sia totalmente contrario alla realizzazione di un sequel! Nel 2006, disse a MTV: “Sono sempre stato molto protettivo nei confronti della pellicola, non facendo sequel o cose del genere. Per esempio “Jack visita il mondo del Ringraziamento” o roba simile, perché sento che il film debba mantenere il suo spirito intatto per se stesso e per le persone a cui piace.” Tra l’altro, Burton declinò anche l’idea di Disney di creare una giostra a tema a Disneyland.

9 – Disney voleva che Jack avesse gli occhi.
Burton e Selick dovettero battersi non poco con Disney per far sì che Jack non avesse gli occhi. A raccontarlo è stato lo stesso ideatore della pellicola nel 2018: “La prima regola dell’animazione è che gli occhi servono per dare espressione ai personaggi. Quindi ho pensato che sarebbe stato fantastico dar vita a protagonisti che non li avessero. Disney ha insistito davvero tanto affinché facessimo Jack con degli occhi amorevoli invece di questi buchi neri, ma non ci siamo mossi dalla nostra posizione.” In fin dei conti, l’assenza degli occhi è una delle principali caratteristiche del protagonista: in questo modo, infatti, Jack è meno espressivo e un po’ inquietante.

10 – C’è una scena che il regista si è pentito di aver sostituito.
Nel 2018, Selick ha detto all’Hollywood Reporter che si rammarica di aver sostituito una scena nel finale del film, quando il Natale arriva ad Halloween Town. “Mostriamo i cittadini di Halloween Town divertirsi con gli sport invernali e con la neve, e si vedono i vampiri giocare a hockey e tirare il disco contro la telecamera – in origine colpivano la testa di Tim Burton. Era davvero divertente. Ma Denise Di Novi o uno dei produttori mi disse: “Non credo che a Tim piacerà”. Mi sento così stupido per non averglielo chiesto.” Non trovate che sarebbe stato originale?

11 – In un finale prolungato, Jack aveva un figlio.
La colonna sonora ufficiale del film ha un epilogo che vede Babbo Natale tornare a far visita a Jack anni dopo e, con sua sorpresa, scoprire che il re delle zucche è diventato padre.

12 – Gli omaggi nascosti nella pellicola.
Ci sono diversi tributi nascosti nella pellicola ideata da Tim Burton: per esempio il personaggio di Igor, l’assistente del Dottor Finklestein, richiama palesemente Aigor di Frankenstein Jr. di Mel Brooks. Ricordate poi lo spettro che compare proprio nelle battute iniziali del film? È un chiaro riferimento al celebre L’Urlo di Munch.

13 – Topolino e Paperino fanno una comparsa.
Non poteva certo mancare un accenno a Disney. Due personaggi iconici della major, Topolino e Paperino, hanno infatti un piccolo cameo: sono stampati sui pigiamini dei due bimbi che ricevono i regali da Jack.

14 – La citazione nel brano dei Blink 182.
Il gruppo pop punk statunitense ha contribuito a dare una certa influenza a The Nightmare Before Christmas citandolo in una delle sue canzoni più famose: I Miss You. Il singolo, pubblicato nel febbraio del 2004, recita infatti: “We can live like Jack and Sally if you want / where you can always find me/ we’ll have Halloween on Christmas / and in the night we’ll wish this never ends“.

15 – The Nightmare Before Christmas è un film di Halloween o natalizio?
Sebbene l’atmosfera natalizia la faccia da padrona per una parte della pellicola, nel corso di un festival cinematografico del 2015 a Colorado il regista ha dichiarato che The Nightmare Before Christmas è un film di Halloween. Ciò non toglie che il lungometraggio possa essere guardato e apprezzato anche sotto Natale, tant’è che capita di vederlo trasmesso in televisione a ridosso del 25 dicembre.



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