Prova a prendermi

Prova a prendermi

2002 ‧ Drammatico/Giallo ‧ 2h 21m

Inutile decantare le lodi del grande Steven Spielberg, conosciamo tutti il suo valore e quello che riesce a trasmettere attraverso i suoi capolavori, perché Catch Me if You can, in Italia Prova a prendermi, è esattamente un capolavoro frenetico di commedia a “Lieto Fine”, che narra le gesta dell’ex truffatore e falsario Frank Abagnale Jr. (uno straordinario Leonardo DiCaprio). Prova a prendermi è una storia vera tratta dall’omonimo libro autobiografico che il grande regista ha sapientemente trasformato in un qualcosa di particolare: al termine della visione del film si viene pervasi da una strana sensazione di tristezza, difficilmente comprensibile, soprattutto nell’individuarne la motivazione. Mi piace definire l’intero film come una truffa, in cui lo spettatore è la vittima, mentre uno straordinario Spielberg ne è l’autore, una truffa celata abilmente nel ritmo, nei colori e nei dialoghi. Tutto ciò rende Prova a prendermi un autentico capolavoro di genere, anzi sui generis. La sceneggiatura, a firma di Jeff Nathanson, affronta, dietro un clima apparentemente scanzonato, numerose importanti tematiche: la solitudine degli uomini che si rifugiano dietro una o più maschere, gli ormai sempre più frequenti sgretolamenti dei nuclei familiari, il dramma e le conseguenze traumatiche causate dai divorzi. E se a tutto ciò si aggiunge la vena malinconica a cui Spielberg ci ha abituati, dettata dall’ “ingenuità” di una nazione votata al business ed alla strenua ricerca del successo, non possiamo non evidenziare come il gioco fra dramma e commedia scaturisca un turbinio di emozioni contrastanti in chi assapora il film, un gioco, questo gioco, incarnato nel personaggio di Frank Abagnale Sr., magistralmente interpretato da Christopher Walken. E poi, il più classico degli inseguimenti guardie e ladri, fra DiCaprio e Tom Hanks, quest’ultimo nei panni dell’agente dell’FBI Carl Hanratty: la legge e la criminalità si sfidano, si corteggiano, si ammirano tanto da scaturire una simbiosi capace di completarsi vicendevolmente, trasformando Frank in un consulente esperto per l’FBI sui casi di frode e contraffazione. I due personaggi, questi ultimi citati, sono sociologicamente due persone sole che cercano nel loro “nemico” un senso al proprio intimo Io. La buona fotografia di Januz Kaminski e le ottime musiche di John Williams, costruiscono una perfetta cornice “Pop” al film, dando vita ad un impeccabile ritratto dell’epoca senza mai sforare nel dozzinale, cosa scontata nelle ambientazioni cinematografiche degli anni ’60 e ‘70.

 


Trama – fonte: www.comingsoon.it

Prova a prendermi è un film del 2002 diretto da Steven Spielberg. Il protagonista della vicenda è il sedicenne Frank Jr Abagnale (Leonardo DiCaprio) che, nella New York degli anni Sessanta, è posto davanti al più terribile dei dilemmi: scegliere con quale genitore vivere a seguito di un burrascoso divorzio. Piuttosto che far soffrire il padre Frank (Christopher Walken) e la madre Paula (Nathalie Baye), il ragazzo preferisce fuggire. È così che Frank svilupperà il suo magistrale talento per la truffa. Quando i pochi soldi a sua disposizione finiscono, il giovane cambia il suo cognome in Taylor, tentando di persuadere varie banche a fornirgli un nuovo blocchetto di assegni. La prima truffa, tuttavia, fallisce e Frank decide di tentare un’impresa più adrenalinica. Il ragazzo, infatti, raccoglie tutte le informazioni necessarie per spacciarsi per un pilota della Pan Am. Frank fabbrica abilmente le prove della sua assunzione e si procura la divisa della compagnia aerea. I suoi illeciti attirano l’attenzione dell’agente dell’FBI Carl Hanratty (Tom Hanks), che promette di dargli la caccia. Grazie alla sua astuzia, Frank semina l’agente e si trasferisce in Georgia, cambiando la sua identità in Frank Conners. Dopo essersi invaghito dell’infermiera Brenda Strong (Amy Adams), Abagnale falsifica una laurea in pediatria ad Harvard per esercitare come medico nello stesso ospedale della ragazza. Hanratty, intanto, continua ad indagare e scopre la vera identità di Frank. Acciuffare il fuggitivo, tuttavia, si rivelerà una missione più complicata del previsto. Dopo aver mentito spudoratamente al padre di Brenda per guadagnare la sua fiducia, Frank ottiene la mano della ragazza. Poco dopo supera l’esame di avvocato in Louisiana, per il quale ha studiato per poco più di due settimane. Hanratty pianifica di catturare Frank durante la sua festa di fidanzamento ma il ragazzo riesce a fuggire nuovamente, portando con sé quattro milioni di dollari. Trascorsi tre anni dall’inizio delle indagini, il capitolo finale della folle corsa di Abagnale e Hanratty avrà come scenario l’Europa.


Cast – fonte: www.comingsoon.it


Trailer


Riconoscimenti – fonte: www.mymovies.it

Il film ottenne due candidature ai Premi Oscar del 2003:

  • Nomination Miglior attore non protagonista a Christopher Walken
  • Nomination Miglior colonna sonora a John Williams

Curiosità – fonte: ilcinegico.com

1. Il film è l’adattamento del romanzo autobiografico scritto da Frank Abagnale Jr. Abagnale negli anni 60 incassò milioni di dollari attraverso assegni falsi e utilizzando decine di identità fittizie. Dopo gli anni passati in galera divenne un collaboratore dell’FBI e dal 1999 dirige la “Abagnale & Associates”, una compagnia di assistenza per frode finanziaria.

2. DiCaprio entrò a far parte del progetto prima ancora che il film avesse un regista ufficiale. Leonardo amava la storia di Abagnale e lo script lo fece innamorare definitivamente del ruolo.

3. Gore Verbinski era stato ingaggiato per dirigere il film ma decise di lasciare per concentrarsi su “La maledizione della prima luna” (2003). A quel punto Steven Spielberg, produttore del film, decise di passare anche dietro la macchina da presa.

4. James Gandolfini doveva essere Carl Hanratty ma gli impegni con “I Soprano” lo allontanarono dal progetto e così il ruolo andò a Tom Hanks.

5. Questo è il primo film dal 1988 in cui Tom Hanks non riceveva il compenso più alto per un ruolo principale. Ovviamente il cachet maggiore andò a DiCaprio.

6. Il vero Frank Abagnale Jr. compare brevemente nel ruolo di un poliziotto francese. Compare anche il figlio di Spielberg: è il ragazzo che dorme sull’aereo dietro DiCaprio quando viene riportato negli Stati Uniti dalla Francia.

7. La costumista della pellicola, ha rivelato che Leonardo DiCaprio ha avuto almeno 100 diversi cambi d’abito durante il film.

8. Abagnale Jr. non era convinto che DiCaprio fosse adatto per interpretarlo ma si dovette ricredere dopo la visione del film alla première. Spielberg spiegò che Leonardo era molto critico con sé stesso e ricontrollava continuamente le sue performance dopo ogni ciak nel monitor del regista e chiedeva di rigirare finché non era del tutto soddisfatto.

9. Nella realtà ci furono diversi agenti dell’FBI che diedero la caccia a Frank ma non ebbe nessun contatto talmente stretto con loro come quello che viene raffigurato nel film. Inoltre, a differenza di quanto accada nel film, Frank non finì mai sulla lista dei ricercati dell’FBI dal momento che è riservata solo a criminali violenti.

10. Durante la scena del bacio tra Amy Adams e Leonardo DiCaprio, Steven Spielberg chiese all’attrice di baciarlo come se “fosse affamata da giorni e la faccia di Leo fosse un cheeseburger”.

11. Ellen Pompeo, prima di diventare una star televisiva con “Grey’s Anatomy” ha qui il piccolo ruolo dell’hostess Marci.

12. Jennifer Garner ha girato in un solo giorno la sua parte.

13. Il film incassò 352 milioni di dollari a fronte di un budget di 52 milioni. È stato girato in soli 52 giorni. Christopher Walken e John Williams vennero candidati all’Oscar come Miglior attore non protagonista e Miglior Colonna Sonora.

14. Il vero agente principale dell’FBI che diede la caccia a Frank si chiamava Joe Shea. Nel libro si chiama Sean O’Reilly dal momento che Joe Shea lavorava ancora per l’FBI quando uscì il libro.

15. Il film è stato girato in ben 157 diverse location negli Stati Uniti.



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